Si moltiplicano gli attestati di stima per Max Verstappen dopo la splendida vittoria nel GP di Silverstone di domenica scorsa. E i complimenti più illustri arrivano proprio dall’avversario più in vista. 
È il team principal della Mercedes Toto Wolff a candidare ufficialmente il pilota olandese ad avversario per eccellenza non solo della scuderia ma soprattutto di Lewis Hamilton per il titolo mondiale.
Verstappen mischia le carte del mondiale
Non c’è dubbio che qualcosa non sia andato perfettamente nella gestione e nelle strategie della Mercedes e che rispetto al dominio di sette giorni prima ci sia stato un evidente passo indietro. Ma il primo a riconoscere che la differenza l’hanno fatta l’affidabilità della Red Bull e l’aggressività di Max Verstappen, è proprio il numero uno della Mercedes: “Abbiamo un mondiale vero e un avversario non solo degno della sfida ma davvero molto insidioso – dice Wolff tessendo le lodi di Verstappen – ne sono davvero molto contento, meglio una competizione vera di una noiosa passeggiata per conto proprio. È una bella risposta nei confronti di chi diceva che per noi sarebbe stata una gara in solitudine e senza avversaria. Ora sono tutti serviti”.
Wolff oltre alle lodi per Verstappen parte anche da una spietata autocritica: “Non solo non eravamo l’auto più veloce, ma forse non eravamo nemmeno la seconda auto più veloce. A Silverstone questa volta abbiamo voluto preservare le gomme ma non siamo riusciti a trovare una soluzione alle temperature alte che rendono il nostro motore meno performante. Detto così sembra tutto molto semplice ma la situazione in realtà è più complessa e richiede un’analisi molto attenta da parte nostra”.
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Il caldo nemico della Mercedes
La Mercedes resta l’auto da battere, ma le cose non possono essere date per scontate: “Probabilmente abbiamo ancora il pacchetto più veloce – dice Wolff – ma il pacchetto più veloce comporta anche il maggiore carico aerodinamico e questo finisce per incidere in modo decisamente molto intenso sulle gomme. L’esperienza di Silverstone è stata significativa. Da questo dobbiamo imparare come mettere a punto la macchina per preservare le gomme. Sono davvero curioso di vedere cosa faremo a Barcellona dove ci aspettiamo condizioni ancora più difficili di quelle vissute in Inghilterra. I giorni a disposizione sono pochi e non c’è niente di meglio di una grande sfida per capire quali sono i tuoi reali valori” dice Wolff che sembra quasi lanciare una sfida al suo staff.
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