F1 GP Silverstone, Pagelle Gara: Verstappen di forza, Hamilton con rabbia

Tutti aspettavano l’ennesimo dominio della Mercedes e di Hamilton ma la vera impresa nel GP di Silverstone lo compie Verstappen che rompe le strategie e porta a casa un preziosissimo successo.

GP SIlverstone, Verstappen
Max Verstappen, nona vittoria in carriera (Getty Images)

Max Verstappen – La nona vittoria in carriera in Formula Uno è anche la più importante perché centra diversi obiettivi. Non si tratta solo di un successo personale e di scuderia ma anche di un colpo pesante inflitto alla Mecedes e ad Hamilton, proprio dopo il trionfo avversario della settimana scorsa. La dimostrazione che se un avversario per la squadra tedesca può esserci, questa è la Red Bull di Verstappen. Voto 8, esaltante

Lewis Hamilton – Manifesta in modo anche troppo eloquente la sua insoddisfazione per la decisione di scuderia di fermarlo quando avrebbe voluto spingere con le gomme che aveva fino alla fine pur di raggiungere Verstappen. Forse aveva ragione lui. Ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte. La settimana scorsa Lewis Hamilton ha vinto su tre ruote; questa settimana, con un cambio gomme che lo ha spinto al massimo fino alla fine, ha subito un distacco comunque rilevante da Verstappen. Voto 6, ridimensionato,

Valtteri Bottas – È la vera delusione di giornata. Partiva dalla pole position, la condizione minima per garantirsi un ruolo da protagonista e pensare di potersi tenere alle spalle il compagno di squadra e campione del mondo. Non solo non è riuscito a impensierire più di tanto Verstappen ma non ha saputo in alcun modo contenere il rabbioso ritorno di Hamilton. Che nel finale lo ha raggiunto, messo sotto pressione e superato – tutto sommato – anche abbastanza agevolmente. Voto 5.5, deludente.

Charles Leclerc – Con una sola sosta ai box, un bel rischio considerando tutto quello che era accaduto con le gomme la settimana scorsa, il francese riesce ad arrivare a un passo dal podio ma soprattutto a resistere fino alla fine a una Red Bull di Albon che si stava facendo particolarmente minacciosa e aggressiva. Grande gestione della macchina da parte del pilota e, finalmente, una prova di continuità. Voto 6, maturo.

Sebastian Vettel – Continua a combinare pasticci, errori forse evitabili e che sicuramente da un pilota della sua esperienza non è lecito attendersi. Il testa coda con cui rovina tutta la gara, all’inizio nella corsa e partendo oltretutto da una griglia piuttosto arretrata, non esalta di certo le sue capacità di recupero. Voto 4.5, non meglio del solito

Daniel Ricciardo – Era un’altra delle grandi promesse della vigilia, dalle prove sembrava che con la sua Renault potesse puntare in alto, forse addirittura fino al podio. Finisce per vivacchiare nel mucchio commettendo alcuni errori uno dei quali, un testa coda molto ingenuo, finisce per ridimensionarlo definitivamente. Voto 5, spento.

Pierre Gasly – Arriva dai tempi delle prove come una furia per dimostrare di essere superiore ad Albon. Esce dalla gara considerevolmente ridimensionato non solo dal suo diretto avversario per una guida in Red Bull ma anche dal compagno di scuderia Kvyat che lo precede al raguardo. Voto 5, deludente.

Nico Hulkenberg – Viene richiamato ai box quando sembrava in grado di poter attaccare almeno un paio di posizioni. Forse per stanchezza o per qualche problema alla macchina si deve accontentare di un posizionamento mediocre. Poco rispetto a quello che il terzo posto delle qualificazioni faceva pensare. Voto 5, dimesso.

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