MotoGP Stiria, Pagelle della Gara: a Oliveira il trionfo, a Vinales la lode

È un circuito che non lesina mai emozioni quello del MotoGP di Stiria che anche questa volta regala sensazioni fortissime e immagini da archiviare.

MotoGP Stiria, Miguel Oliveira
Prima vittoria storica per un pilota MotoGP portoghese Miguel Oliveira (Getty Images)

Miguel Oliveira – Ha una gran moto che per tutto il Gran Premio dimostra di essere estremamente competitiva e in grado di lottare per i primi posti punto lui ha il merito di non commettere errori, di crederci fino alla fine e di essere pronto a cogliere l’unica occasione possibile per un colpaccio straordinario. Un doppio sorpasso all’ultima curva. Voto 9, opportunista.

Maverick Vinales – Mun voto altissimo perché riesce a fare qualcosa che resterà negli annali di questo sport,  evitando quello che poteva essere un altro grave incidente, senza coinvolgere nessun altro pilota e scendendo dalla moto con il buon senso e l’incoscienza che solo un grande pilota di razza può avere. Voto 9, un grande.

Jack Miller – Meriterebbe anche più del secondo posto per quello che riesce a fare sia nella prima che nella seconda fase del Gran Premio ma soprattutto per l’incredibile intensità del suo duello con Pol Espargaro, nonostante una spalla malandata e tanto dolore. Perde il dello proprio quando sembrava averlo vinto. Voto 7 , irriducibile.

Paul Espargaro – La sua è stata comunque una corsa fantastica, grazie a una moto in stato di grazie ma anche lui, proprio come il suo compagno di squadra Binder, commette un paio di errori gravi nei momenti decisivi. Quello letale, che rischia di costargli oltre alla vittoria anche il podio, lo porta quasi fuori pista proprio all’ultima curva. Non è Miller a portarlo spingero fuori. È lui ad andare lungo. Voto 5, errore fatale.

Andrea Dovizioso – Stavolta si esprime con maggiore difficoltà rispetto a domenica scorsa, sicuramente la seconda partenza non lo agevola. E il traffico davanti a lui con la lotta per le prime posizioni a un ritmo forsennato finisce per penalizzarlo. Non riesce quasi mai a mettere la potenza della sua Ducati a ridosso dei primi. Voto 5.5, peccato .

Joan Mir – A tradirlo nel lungo periodo di una corsa che lo vede brillare anche dopo la seconda partenza è soprattutto la gomma anteriore, un errore di valutazione strategico più della scuderia che suo. Un peccato perché nel finale, considerando anche l’errore di Espargaro e la polemica legata all’uscita di pista del pilota della KTM, forse quel podio l’avrebbe proprio meritato. Voto 6, nonostante tutto.

Valentino Rossi – Per l’ennesima volta è costretto a partire da dietro: dopo la prima partenza rimonta sei posizioni in meno di due giri poi galleggia. La seconda partenza lo vede di nuovo in affanno ma capace di difendere un nono posto che rappresenta il male minore per una Yamaha comunque disastrosa. L’unico della scuderia dei diapason a potere tenere la testa alta. Voto 6, affaticato.

Fabio Quartararo – Già detto dei problemi ai freni della Yamaha e, in modo particolare, della sua rigidità sugli angoli più stretti di Spielberg. Anche in questa gara concede tanti errori, tanta imprecisione. Uno scialbo 13esimo posto. Lontanissimo dalla zona punti, al suo terzo gran premio di fila in piena ombra. Un momento di grande difficoltà di quello che comunque resta il leader del mondiale. Voto 4.5, assente ingiustifcato.  

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