Prezzi benzina e diesel a a partire da settembre a circa 1 euro al litro. La scelta di una regione italiana per evitare il “turismo del pieno”.
Fare rifornimento con cadenza periodica alla propria auto è certamente necessario, ma a volte può rivelarsi un vero salasso, soprattutto se si è in possesso di un modello che ha ormai qualche anno di vita alle spalle e che consuma eccessivamente. A questo poi si devono aggiungere i continui aumenti ai costi del carburante, che finiscono per alleggerire il nostro portafoglio.
Chi si aspettava una diminuzione significativa del costo è finora rimasto deluso. Fortunatamente, però, è una situazione che non coinvolgerà tutta l’Italia. Il Friuli Venezia Giulia ha infatti deciso di mettere in atto una sperimentazione inedita a partire dal mese di settembre ormai prossimo. Qui benzina e diesel saranno infatti venduti a circa 1 euro al litro. L’obiettivo è duplice: non solo aiutare i cittadini già provati dalle conseguenze del lockdown, ma anche evitare che possano decidere di fare qualche chilometro in più e puntare sulla vicina Slovenia, dove i costi sono già più bassi.
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La decisione è stata annunciata attraverso un comunicato emesso dalla Regione, n cui si sottolinea l’ambizioso obiettivo del territorio: evitare il cosiddetto “turismo del pieno“.
“Si tratta di un periodo di sperimentazione – si legge nella nota ufficiale – che ci porterà ad aumentare i contributi regionali per l’acquisto del carburante, ma allo stesso tempo a diminuire di circa 5 centesimi il costo che gli automobilisti dovranno sostenere per fare rifornimento. Sarà una situazione generalizzata, che coinvolgerà tutte le compagnie. La misura proseguirà fino al 30 settembre: nei Comuni interessati i contributi saliranno fino a 29 centesimi al litro per la benzina (aumento di 8 centesimi) e di 20 centesimi per il gasolio. Negli altri Comuni resterà di 14 centesimi al litro per la benzina e di 9 per il gasolio, con uno sconto di 5 centesimi aggiuntivi per chi è in possesso di una vettura ibrida”.
Si punta così a mettere in atto un rilancio dell’economia in questa zona del nostro territorio che, come molte altre, appare provata dagli efffetti legati alla pandemia. Secondo le stime, i cittadini potrebbero ottenere un risparmio complessivo di circa 350 mila euro solo prendendo in considerazione la riduzione dei prezzi delle varie compagnie.
Una volta terminata questa fase di prova, si eseguirà un’analisi per capire le conseguenze. Non è escluso che la misura possa essere poi ulteriormente prorogata anche nell’autunno ormai prossimo.
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