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Moto GP

MotoGP, KTM osservata speciale: il timore dei rivali sul motore

MotoGP. Honda, Yamaha, Ducati si mostrano preoccupate perché KTM può sviluppare liberamente il motore nel 2020. I dettagli

MotoGP, KTM osservata speciale: il timore dei rivali sul motore

Con i piazzamenti positivi delle ultime gare, KTM ha perso i benefici garantiti dalle concessioni, come il numero più alto di motori a disposizione, sette contro i cinque dei team con risultati migliori negli ultimi cinque anni come Honda o Yamaha.

In questa particolare stagione, con meno gran premi per il coronavirus, i costruttori hanno raggiunto un accordo per il congelamento dei motori fino al 2021. Un accordo che non comprende KTM e Aprilia, le due scuderie che all’inizio della stagione potevano contare sui privilegi garantiti dalle concessioni come un numero maggiore di giorni di test, anche con piloti ufficiali.

Come anticipato da Motorsport.com, prima del GP Austria, l’Associazione Costruttori ha concesso a KTM la possibilità di modificare il motore in vista del 2021. Secondo la scuderia austriaca, che ha perso il jolly delle unità in più rispetto ai rivali, quelle attuali non possono sopportare il chilometraggio supplementare a cui sarebbero sottoposte.

I team che hanno iniziato la stagione senza concessioni avrebbero offerto a KTM di continuare a godere dei due motori extra anche nel 2021, ma il team avrebbe rifiutato. Ora temono che gli austriaci possano lavorare a un “super motore” trasformando una norma pensata per garantire condizioni paritarie ai team con storie differenti in MotoGP nell’occasione per esercitare un privilegio.

Leggi anche – MotoGP, Pernat critica la Honda: “Ha fatto un regalo alla KTM”

MotoGP: la nuova regola, un vantaggio per KTM

MotoGP: la nuova regola, un vantaggio per KTM

La Grand Prix Commission ha comunque specificato che la decisione è figlia di un cambiamento al regolamento approvato ad agosto. In base a questa nuova regola, il costruttore che dispone di concessioni nel 2020 e che comincia il 2021 senza questi privilegi, è appunto il caso di KTM, deve “omologare il proprio motore nel primo evento del 2021, dove questa specifica (del 2021) dovrà essere presentata al Direttore Tecnico del campionato”.

Dunque, KTM può sviluppare il suo motore senza limiti, pur essendo arrivata a un livello di prestazioni e di risultati comparabile ai team con più storia nel MotoGP. Mentre i rivali non possono fare altrettanto.

Leggi anche – MotoGP, KTM perde le concessioni: le conseguenze per il team austriaco

Alessandro Mastroluca

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