Ross Brawn ritiene che la F1 sarebbe più interessante con delle gare sprint a griglia invertita, soprattutto dopo quanto visto a Monza.
Il recente Gran Premio d’Italia di Formula 1 ha regalato emozioni inaspettate. Anche se i tifosi della Ferrari sono rimasti molto delusi per il doppio ritiro, comunque la gara è stata tutt’altro che noiosa.
A Monza ci sono stati diversi colpi di scena e alla fine abbiamo avuto un podio completamente inedito: Pierre Gasly, Carlos Sainz, Lance Stroll. Qualcosa che non era possibile pronosticare prima dello start della corsa. I telespettatori si sono divertiti nel guardare un GP così incerto, anche perché il pilota McLaren nel finale si era avvicinato al collega dell’Alpha Tauri e con un giro in più lo avrebbe beffato.
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Ross Brawn, direttore generale e responsabile sportivo del progetto F1 di Liberty Media, nell’analisi post GP d’Italia ha rilanciato l’idea di adottare in futuro la soluzione della griglia invertita nel campionato: “Monza era candidata per essere una gara sprint a griglia invertita, quando abbiamo pensato di testare il format nel 2020. Purtroppo, non siamo riusciti a procedere però si tratta di qualcosa di cui noi e la FIA vogliamo lavorare nei prossimi mesi, discutendo con i team in vista del prossimo anno”.
Mesi fa di era parlato di introdurre delle gare sprint con griglia invertita per rendere più spettacolari e incerti i weekend. Tuttavia, non c’è stato l’accordo per adottare tale novità già nel campionato 2020 di Formula 1.
Brawn è convinto che questa soluzione aumenterebbe l’interesse per la categoria: “La gara di Monza ha mostrato il divertimento che un gruppo mescolato può offrire. Con una gara sprint a griglia invertita i team adotterebbero assetti diversi. Ora Mercedes regola le proprie monoposto per ottenere il giro veloce e poi controllare la gara. Sapendo di dover sorpassare, cambierebbe l’approccio”.
Nelle prossime settimane le massime istituzioni della F1 torneranno ad affrontare l’argomento. Ci sono opinioni diverse e trovare una sintesi che vada bene a tutti non è semplice.
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