MotoGP Misano, Dovizioso leader triste: “Sono troppo lento”

È in testa alla classifica piloti MotoGP 2020, ma Andrea Dovizioso non è affatto felice della sua situazione in sella alla Ducati dopo Misano.

Dovizioso MotoGP Misano
Andrea Dovizioso (Getty Images)

Andrea Dovizioso lascia Misano ancora da leader del campionato MotoGP 2020. Ma non può sorridere troppo, avendo chiuso la gara in ottavo posto. Inoltre, Maverick Vinales e Fabio Quartararo sono distanti solamente un punto.

Il pilota Ducati continua a faticare con le gomme Michelin, che solamente Francesco Bagnaia con la Desmosedici GP20 sta riuscendo a sfruttare. Anche se è caduto, Pecco oggi poteva veramente vincere la corsa. Pur guardando i dati del connazionale, non è facile intervenire sulla moto per diventare efficace.

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Dovizioso commenta la gara MotoGP di Misano

andrea dovizioso
Andrea Dovizioso (Getty Images)

Dovizioso ha parlato così a Sky Sport MotoGP della sua leadership in campionato e della gara del Gran Premio d’Emilia Romagna 2020: «Anche io non capisco perché sono primo in classifica (ride, ndr). Non la vivo bene, siamo lenti. Lavoriamo forte, però fatichiamo a migliorare sui dettagli che fanno la differenza. La gara è stata un disastro dal primo giro, anche per mosse di altri piloti e quando parti dietro può succedere. Ho perso posizioni e comunque poi non avevo il passo per recuperare. Mi sentivo meglio che in gara 1. Partendo più avanti avrei avuto un ritmo migliore, seppur non al livello di Bagnaia. Lui sta sfruttando le gomme meglio tra tutti i piloti Ducati».

Il fatto di aver già ufficializzato l’addio a Ducati e di avere un futuro incerto un po’ lo condizionano, però il forlivese cerca sempre di dare il 100%: «Io come approccio sono ben focalizzato, cerco di fare sempre il massimo. Dobbiamo riuscire in pista a modificare certe cose e non ce la stiamo facendo. È un campionato strano, quando parti dietro è difficile recuperare. Oggi mi sentivo meglio, però non abbiamo ancora la situazione in mano».

A Dovizioso viene domandato se la situazione con Bagnaia sia la stessa vissuta nel 2017 con Jorge Lorenzo, che faticò come sta faticando anche lui adesso: «Anche andando piano sono primo e dunque porto risultati, invece Jorge nel 2017 non li portava. Comunque Pecco è stato bravo ad adeguarsi alle gomme, invece gli altri sono abbastanza in linea con me o finiscono anche dietro. Vediamo i dati per fare delle comparazioni e vedere dove lui guadagna. Non funzionano più i miei punti di forza degli ultimi anni. Facevo la differenza in certe situazioni sfruttando meglio l’anteriore, perché dietro non c’era grande grip. Quest’anno c’è più aderenza dietro soprattutto in frenata e mi trovo in una situazione opposta agli ultimi tre anni. La cosa è chiara, però non è facile intervenire. Usiamo una moto che non c’entra niente con quella degli scorsi tre anni. Si parla di dettagli, ma possono valore mezzo secondo».

Chi vince il titolo tra lui, Vinales, Quartararo e Mir? Il tre volte vice-campione del mondo risponde così: «Magari nessuno dei quattro, anche perché gli altri non sono lontani. Abbiamo le nostre possibilità, dobbiamo continuare a lavorare forte e lo stiamo facendo anche se dai risultati non sembrerebbe».

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