GF1 GP Russia, Pagelle Gara: rivincita Bottas, harakiri Hamilton

È dunque rinviato il novantunesimo successo di Lewis Hamilton che nel GP di Russia avrebbe potuto eguagliare il record di Michael Schumacher e l’unica cosa che il campione inglese deve rimpiangere e il suo stesso errore, un po’ di presunzione di troppo per il campione del mondo. Valtteri Bottas ne approfitta.

GP Russia Bottas
Bottas a Sochi rimanda il record di Hamilton (Getty Images)

Valtteri Bottas Con il suo successo nel GP di Russia trasforma la noia della solita vittoria di Lewis Hamilton in qualcosa di altrettanto noioso e senza storia. Il finlandese, proiettato in prima posizione dall’errore del compagno di squadra, ha il merito di non sbagliare niente. Ma sfrutta una delle poche occasioni per diventare protagonista in assenza di chi è più forte di lui. Voto 8, stavolta non sbaglia.

Lewis Hamilton – Si tuffa in un inseguimento forsennato con grande determinazione e alla fine conquista un podio che è molto di meno di quanto avrebbe voluto e potuto conquistare punto ma l’errore virgola in definitiva virgola e su appunto qualcosa che poteva essere evitato con più attenzione e che da un fuoriclasse della sua portata non ci si aspetta. Voto 5, presuntuoso.

Max Verstappen – Nel Gran Premio che incorona Bottas è comunque il migliore perché riesce a segmentare la corsa in tante fasi dalle quali esce sempre benissimo. Prima riesce a mantenersi alle spalle di Bottas, poi -quando le condizioni lo consentono – attacca aumentando il divario su chi lo insegue. Un fattore fondamentale che gli consentirà di mantenere la seconda posizione alle spalle di Hamilton che, per una volta, viene preso per stanchezza. Torna sul podio dopo due gare senza punti. Voto 7, affidabile.

Charles Leclerc – In una gara nella quale la Ferrari si dimostra enormemente più lenta persino della vettura di due anni fa, salva la baracca rossa con una condotta di gara affidabile e concreta che porta qualche punto in più e rende il quadro generale un po’ meno opaco. Voto 6.5, alla meno peggio.

Sergio Perez – Con Lance Stroll e la sua macchina potenziata e rinnovata ferma alla prima curva, si conferma una certezza anche se non viene inquadrato quasi mai e arriva silenziosamente alle spalle di Hamilton a soli otto secondi dal podio. Voto 6.5, garanzia senza rinnovo.

Daniel Ricciardo – Forse meno brillante sul lungo periodo rispetto a quello che si ammira nelle prove dove la Renault a tratti si rivela davvero in grandissima condizione. Interessante in cui il modo Ocon, che non riusciva a passare Vettel lo manda avanti: una chiave di lettura corretta. Voto 6, ma può fare di più.

Sebastian Vettel – Non basta il moto d’orgoglio con cui per un paio di giri si tiene alle spalle le Renault. Il tedesco è 14esimo, doppiato e dietro le Alfa Romeo e la Haas di Magnussen. Serve altro? Voto 4, Profondo Rosso.

Alexander Albon  – Continua ad alternare cose eccellenti ad altre mediocri. Ancora una volta subisce Gasly, commette diversi errori che gli costano almeno due posizioni e finisce ultimo dei non doppiati. Voto 5, deludente.

Kimi Raikkonen – Se Giovinazzi riesce comunque a correre una gara da protagonista arrivando davanti a Vettel, Raikkonen conferma la sua ottima resa festeggiando il numero di presenze in griglia di partenza che lo vede eguagliare Barrichello. Voto 6, pensionato? Anche no.

Carlos Sainz Commette un errore un po’ ingenuo e la cosa fa notizia perché non capita così spesso. Si ritrova costretto a uscire nel traffico e dà gas sullo sporco perdendo la macchina che si schianta sulla barriera. Voto 5, capita.

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