Truffe Auto, finto incidente e risarcimento: i dettagli del raggiro

Un 72enne di Parma ha rischiato di essere vittima di una delle tante truffe in auto: simulato incidente e richiesta di risarcimento del danno.

Auto
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Le truffe operate ai danni degli automobilisti sono innumerevoli. Dagli investimenti ai sinistri simulati, sino a giungere ai raggiri assicurativi per ottenere risarcimenti non spettanti. Una delle più note è quella “dello specchietto. Un ormai collaudato sistema, a mezzo del quale su di un veicolo viene lanciato un oggetto di poco peso ad opera di malviventi. Di seguito, l’auto su cui viaggiano questi ultimi accosta quella della malcapitata vittima, vantando un presunto danno appunto allo specchietto.

Sarebbe accaduta quasi la stessa cosa ad un uomo di Parma. Il 72enne avrebbe raccontato che mentre percorreva la via Burla, qualcuno gli avrebbe lanciato un oggetto sull’auto per simulare un incidente e chiedendogli per tale ragione un risarcimento di 600 euro. Un particolare tipo di truffa spesso posto in essere nei confronti di anziani, che per i malviventi risulterebbero essere le “vittime perfette” perché spesso indifese.

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Truffe Auto, tentato raggiro ai danni di un 72enne di Parma

Autostrada Italia
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Il fenomeno delle truffe con le auto continua ad essere una piaga del nostro Paese. L’ultima si sarebbe verificata lo scorso 12 ottobre. Un 72enne di Parma sarebbe stato, infatti, vittima di una tentata truffa. Il copione, quello tipico dei raggi operati ai danni degli utenti della strada. Stando a quanto riporta la redazione di Parma Today, che ha intervistato l’uomo, quest’ultimo stava percorrendo con la sua auto la Via Burla. D’improvviso qualcuno avrebbe lanciato un oggetto contro il suo veicolo al fine di inscenare un incidente stradale. Posta in essere la prima parte del piano, sarebbe scattata la fase due: chiedere un risarcimento di 600 euro.

Il 72enna ha riferito l’accaduto alla testata locale: “Ero in via Burla a Parma e ad un certo punto sono stato preceduto da una persona che guidava una Renault bianca e che procedeva a passo d’uomo“. La lentezza della macchina lo avrebbe indotto, quindi, a sorpassarla. È in quel momento che qualcuno avrebbe lanciato contro il suo finestrino un oggetto, al fine di simulare un incidente. L’uomo a quel punto, pur conscio di non aver urtato la Renault, si sarebbe comunque accostato. Sceso dal proprio veicolo, avrebbe notato che l’auto bianca aveva il parafango sensibilmente danneggiato, mentre la sua un piccolo graffio, forse causato quando le due macchine si sono fermate al lato della strada.

Il 72enne sarebbe stato invitato a non opporre tanta resistenza nel chiudere la questione in via bonaria, con il pagamento di 600 euro a titolo di risarcimento del danno presumibilmente patito. L’uomo gli avrebbe, infatti, fatto notare che non solo il sorpasso sarebbe avvenuto su linea continua, ma che in auto vi era anche la moglie incinta, visibilmente scossa.

In un primo momento la vittima, si sarebbe convinta a corrispondere la somma richiesta ed avrebbe invitato l’uomo a seguirla perché in casa disponeva del denaro. Tuttavia, una volta rimessasi in auto, lungo il tragitto, avrebbe realizzato la dinamica del presunto sinistro e si sarebbe resa conto che stava per finire nella rete di un truffatore.

Giunto nei pressi della sua abitazione, il 72enne avrebbe accostato, sarebbe sceso dall’auto ed avrebbe riferito all’uomo che stava per contattare le Forze dell’Ordine. Alla notizia, il presunto criminale si sarebbe dileguato.

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