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MotoGP Valencia, coprifuoco in Spagna: la raccomandazione di IRTA

In vista del doppio appuntamento con il MotoGP Valencia dove è arrivo il coprifuoco, arriva la raccomandazione di IRTA agli addetti ai lavori.

Piloti in pista a Valencia (Foto: Getty Images)

La stagione del Motomondiale si avvia alla conclusione, ma in questa fase diventa più che mai fondamentale agire con cautela per tutti gli addetti ai lavori. Ormai in gran parte d’Europa e non solo, infatti, si sta registrando la seconda ondata di contagi da Coronavirus e le misure restrittive introdotte dai vari Paese per contrastare la diffusione dell’epidemia stanno diventando ancora più ridige. Tra le zone coinvolte c’è anche Valencia, che ospiterà quest’anno ben due appuntamenti.

In Spagna la situazione sta facendo registrare un peggioramento importante, al punto tale da indurre le istituzioni a introdurre limitazioni ad hoc. Anche qui, come in Italia, si è deciso di optare per un coprifuoco: è così vietato uscire di casa da mezzanotte fino alle 6 del mattino. Un provvedimento che avrà durata piuttosto lunga e che si concluderà, salvo ulteriori proroghe, il prossimo 9 dicembre.

Valentino Rossi proverà a rientrare a Valencia (Getty Images)

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Coprifuoco in Spagna: cosa cambia in vista del MotoGP Valencia

Le due gare di Valencia del Motomondiale sono ormai prossime, l’8 e il 15 novemnre, periodo in cui il coprifuoco sarà quindi ancora in vigore. Questo imporrà quindi modifiche nei comportamenti per piloti e addetti ai lavori che saranno in Spagna per i due eventi? A esprimersi a riguardo ci ha pensato l’IRTA (International Road Racing Teams Association). La prudenza per chi sarà presente dovrà essere massima. L’organismo ha così invitato il personale del paddock a non andare a casa tra una gara e l’altra. Una situazione che in passato nel corso di questa annata, in virtù di un calendario ravvicinato, si è verificata, ma che la situazione attuale consiglierebbe di evitare.

Rispettare la “bolla“, visto che la stagione volge al termine, sarebbe quindi importante. Un’idea ben precisa condivisa dal boss dell’organismo, Mike Trimby. Ma non ci si dovrebbe limitare a questo: altrettanto importante sarebbe prestare attenzione alla modalità utilizzata per festeggiare una vittoria, che dovrebbe avvenire evitando, se possibile, i contatti troppo ravvicinati.

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Ilaria Macchi

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