(Foto: Getty)
In un’intervista, Stefano Domenicali spiega a cosa dovrà puntare la F1 a partire dalla prossima stagione: le sue parole.
Stefano Domenicali ha partecipato a SportLab, il convegno online per celebrare i 75 anni delle testate Tuttosport e Corriere dello Sport-Stadio. In tale occasione, il direttore di quest’ultima, Ivan Zazzaroni, ha intervistato il prossimo CEO della Formula 1, che ha fornito risposte svariando su vari aspetti del Circus, ma, soprattutto, spiegando come sarà la F1 del domani.
“Tornare in F1 non è un modo per riscattarsi. E’ un grande onore e una grande responsabilità – afferma l’attuale amministratore delegato di Lamborghini – Sarà un’esperienza entusiasmante, che mi porterà nuovamente a girare il mondo“. Una nuova sfida, dunque, lo attende, dichiarandosi pronto a cambiare strategia e a riportare l’attenzione sulla massima competizione automobilistica, in particolare dei giovani.
“La sfida è riportare l’attenzione dei giovani su questo sport – dichiara l’ex manager Ferrari – Sono multimediali, necessitano di stimoli diversi e serve una nuova strategia. L’obiettivo, così come in tutti gli sport, è di farli sentire protagonisti. E’ l’elemento chiave su cui si deve lavorare“.
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I regolamenti e il budget cup sono oggetto di discussione tra i vertici organizzativi e le scuderie. L’intento, per Domenicali, dovrebbe essere quello di renderli più semplici e chiari: “Il budget cap serve a livellare le differenze. Aumenta la competitività in un momento in cui le risorse economiche non sono più quelle di un tempo. Oggi c’è bisogno di tornare a emozionare. Serve inoltre una stabilità dei regolamenti e renderli più semplici. Adesso sono troppo complessi. Il regolamento del 2022 dovrà rimanere stabile“.
L’obiettivo ultimo, a questo proposito, è quindi limitare i cicli vincenti: “La F1 è stata spesso caratterizzata da grandi cicli. L’obiettivo è che questi diventino sempre più corti, stilando un regolamento che faccia sì che tutti i team competano sullo stesso livello“.
Infine, un augurio al suo amico Mattia Binotto e alla Ferrari: “Mi auguro che Binotto, mio caro amico, possa mantenere dritta la rotta”.
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