Domenicali e la Ferrari: il retroscena prima della nomina a CEO della F1

Stefano Domenicali sarà il numero 1 della F1 dall’inizio del prossimo anno. Al presidente Lamborghini non sarebbe spiaciuto tornare in Ferrari.

Stefano Domenicali F1 Ferrari
Stefano Domenicali (Getty Images)

Importante notizia nei giorni scorsi nel mondo della Formula 1: dal gennaio 2020 sarà Stefano Domenicali il nuovo presidente e CEO del Circus. Sostituirà Chase Carey e cercherà di apportare novità positive a uno sport bisognoso di rilancio.

A ricoprire quegli incarichi avrebbe potuto esserci Toto Wolff, attuale direttore esecutivo Mercedes, ma la Ferrari si è opposta. La posizione netta della scuderia di Maranello ha costretto Liberty Media ha trovare un’alternativa valida e la scelta è ricaduta sul dirigente originario di Imola, che conosce molto bene la F1 dati i suoi trascorsi ferraristi.

LEGGI ANCHE -> Domenicali, Brawn, Todt: è la F1 degli uomini Ferrari, successi e rimpianti

Formula 1, retroscena Domenicali-Ferrari

Binotto Elkann
John Elkann e Mattia Binotto (Getty Images)

Domenicali ha lasciato la Ferrari nel 2014 e successivamente ha svolto un importante lavoro in Lamborghini, dove rimarrà presidente e amministratore delegato fino a fine anno. Ci sono stati dei rumors su un suo possibile ritorno, però lui ha sempre smentito.

Tuttavia, il portale calcioefinanza.it rivela che Domenicali ha atteso prima di accettare l’offerta di Liberty Media. Aspettava una chiamata da John Elkann, presidente della Ferrari, per tornare a lavorare in quella che è stata la sua azienda tra il 1991 e il 2014. Non gli sarebbe dispiaciuto tornare a Maranello per aiutare Mattia Binotto a far risalire la scuderia. Ma la chiamata di Elkann non è mai arrivata.

Allora Domenicali ha detto sì agli attuali padroni della Formula 1, diventerà presidente e CEO al posto di Carey dal 1° gennaio 2021. La notizia del suo ritorno in F1 è stata accolta positivamente nel paddock. Anche da Wolff, che avrebbe voluto ricoprire quegli incarichi ma che è contento vadano a una persona che stima.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE -> “La Ferrari non mi ha voluto come presidente della Formula 1”: l’accusa di Toto Wolff

Impostazioni privacy