Hamilton al GP Brasile 2008: il primo Mondiale, le lacrime di Massa – Video

Nel 2008, Felipe Massa per 38 secondi si sente campione del mondo dopo aver vinto il GP Brasile. Ma trionfa Hamilton

Hamilton al GP Brasile 2008: il primo Mondiale, le lacrime di Massa - Video
Hamilton al GP Brasile 2008: il primo Mondiale, le lacrime di Massa – Video

Uno scommettitore inglese ha precocemente creduto in Lewis Hamilton. Quando aveva solo tredici anni e correva nei kart, ha scommesso che avrebbe vinto un gran premio prima dei 23 anni e un Mondiale prima dei 25. La prima giocata gli ha fruttato 40 mila sterline.

Di anni ne ha quasi 24, Hamilton, il primo novembre del 2008, quando spezza il cuore dei tifosi della Ferrari, e fa gioire l’anonimo scommettitore così convinto delle sue qualità, con un ultimo chilometro impossibile da dimenticare.

La storia, che nessuno potrà mai cambiare e nessuno così avrebbe potuto inventare, vive il suo prologo al giro 69. Sebastian Vettel, che allora corre per la Toro Rosso e ha vinto a Monza il suo primo GP in Formula 1, supera Hamilton che scivola sesto.

Se la gara finisse così il tedesco cresciuto sui kart a Kerpen, il paese di Michael Schumacher, avrebbe regalato il titolo Mondiale a Felipe Massa. “Volevo finire quarto, non pensavo di poter influenzare la lotta per il titolo. Ho superato Hamilton, poteva essere chiunque” ha detto Vettel dopo la gara.

Alla fine del settantunesimo giro, Massa taglia il traguardo. Ha vinto, sotto il diluvio. “Per ora sei campione del mondo” gli dicono dal box Ferrari. Papà Luiz Antonio, mamma Ana Elena, la sorella Fernanda, il fratello Eduardo lo abbracciano. Il fotogramma di un’esultanza immotivata.

La gioia dura trentotto e secondi e nove decimi. E’ il tempo che intercorre tra il momento dell’arrivo di Massa sotto la bandiera a scacchi e il sorpasso di Hamilton a Timo Glock con cui il britannico si prende la quinta posizione, l’ultima utile per rimanere in testa alla classifica e non perdere il titolo di campione del mondo all’ultima gara.

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Hamilton trionfa, Massa campione per 38 secondi

Glock ha tentato l’azzardo. Non è rientrato ai box come tutti i rivali a cinque giri dalla fine, quando la pioggia cominciava a scendere. Ha continuato con le gomme da asciutto, ma in quell’ultimo gira viaggia 18 secondi più lento degli altri. Rimanere in pista è un’impresa in quelle condizioni.

Massa non sarà mai campione del mondo. “La mia vita è questa, alti e bassi, so come si vince, so come si perde. Anche stavolta ho imparato qualcosa. Lascio il circuito a testa alta, con la coscienza pulita” commenta dopo la gara.Sono orgoglioso di quello che ho fatto. Devono esserlo anche i tifosi e la Ferrari, perché abbiamo portato a casa il titolo costruttori”.

Fa festa ache l’anonimo scommettitore, che aveva puntato cento sterline su di lui dieci anni prima. E ne intasca 125 mila.

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