Moto GP

MotoGP, inchiesta Yamaha: team penalizzato, la sanzione nel Mondiale costruttori

Ci sarebbero state irregolarità sulle Yamaha della scuderia ufficiale e del Team Petronas nei due Gran Premi ospitati a Jerez: la sanzione è molto pesante

MotoGP, anche Valentino Rossi, un secondo posto a Jerez, potrebbe essere sanzionato (Getty Images)

Immediatamente dopo la pubblicazione delle indiscrezioni sulle presunte irregolarità dei motori Yamaha, è già arrivata la sentenza da parte del consiglio disciplionare della federazione motociclistica internazionale. La casa giapponese viene sanzionata di 50 punti nella classifica del Mondiale costruttori. C’è poi un’ultreriore penalizzazione per le scuderie: -20 al Team Monster di Rossi e Vinales e -37 per la Petronas SRT di Morbidelli e Quartararo. Salvi invece punteggi dei piloti coinvolti che potranno così continuare la loro corsa al Mondiale a tre GP dal termine. Queste le nuove classifiche:

MONDIALE COSTRUTTORI
Ducati – 171
Suzuki – 163
Yamaha – 158
KTM – 143
Honda – 117
Aprilia – 36

MONDIALE SCUDERIE
Team Suzuki Ecstar – 242
Petronas Yamaha SRT – 198
Ducati Team – 180
Red Bull KTM Factory Racing – 157
Monster Energy Yamaha MotoGP – 156
Pramac Racing – 128

Yamaha sotto inchiesta, cosa è accaduto

A tre Gran Premi dal termine del Mondiale MotoGP si tratta di una tegola non da poco per la Yamaha: le prime indiscrezioni erano state rese note dalla pagina spagnola del sito Motorsport.com che annunciava una possibile sanzione per aver commesso alcune irregolarità sui motori durante le due prove di Jerez.

Le presunte irregolarità in casa Yamaha

Stando alle ipotesi, i motori delle M1 in pista a Jerez, il 19 e il 26 luglio scorso, le valvole delle Yamaha sarebbero state diverse da quelle del motore punzonato e validato all’inizio del campionato.

Il caso delle valvole difettose delle Yamaha torna dunque prepotentemente d’attualità. La casa giapponese a inizio mondiale aveva chiesto l’autorizzazione di poter aprire i motori punzonati a causa di una partita di valvole difettose che stavano compromettendo non solo le prestazioni delle moto ma anche la sicurezza dei piloti.

LEGGI ANCHE > MotoGP, Yamaha e le valvole difettose: motori in salvo

Il caso delle valvole difettose

In un primo momento la Yamaha aveva chiesto l’autorizzazione di aprire ogni singolo motore per la sostituzione delle valvole ma. Ma nessuna delle case concorrenti si era dimostrata d’accordo su questa eventualità. In un secondo momento però la casa dei tre diapason aveva chiarito di essere in grado di poter risolvere la situazione senza sostituire le valvole con un diverso settaggio elettronico dei suoi motori. Quindi, niente sostituzione e, almeno apparentemente, caso chiuso.

In realtà le cose sarebbero poi andate diversamente: la MSMA, la Manufacturers Association, commissione che sovrintende alla regolarità dei motori, avrebbe evidenziato una irregolarità che ha portato alla sanzione che tuttavia ha penalizzato solo marchio e scuderie, e non i piloti.

LEGGI ANCHE > MotoGP Valencia, Morbidelli ci prova: “Devo rimontare ma non mi dispiace”

Yamaha dominante a Jerez

A Jerez la Yamaha aveva ottenuto due primi posti (entrambi con Quartararo) e altrettante piazze d’onore con Viñales oltre al terzo posto di Valentino Rossi nella seconda delle due gare in programma.

La situazione è in pieno sviluppo e la casa di Iwata ha messo in moto la sua struttura legale e gli ingegneri per approntare un ricorso. Tutto pur di evitare qualsiasi sanzione. La casa per altro, con tre gran premi ancora da disputare, ha qualche difficoltà. Viñales infatti ha utilizzato tutte e cinque le unità disponibili da regolamento nel corso del campionato.

LEGGI ANCHE > Valentino Rossi, dubbio per il GP Valencia: Yamaha annuncia il sostituto

Stefano Benzi

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