MotoGP, Marini pronto per la Ducati: “Un sogno che si avvera”

MotoGP, Marini pronto per la Ducati: “Un sogno che si avvera”. Il fratellino di Valentino Rossi correrà con il team Avintia-Esponsorama

Un sogno che si avvera. Quello di Luca Marini di approdare finalmente in MotoGP a partire dal 2021. Purtroppo questa stagione sta scivolando via senza la possibilità di agguantare il tanto agognato titolo mondiale in Moto2, con Bastianini avanti di 19 punti. Qualche caduta di troppo ha compromesso una leadership che sembrava ad un certo punto dell’anno inscalfibile. Quello che è certo è che anche negli ultimi due round del campionato il fratellino di Rossi darà il 100% in pista, come sempre fatto. Una caratteristica ereditata proprio dal #46, di ben 18 anni più “anziano“. L’anno prossimo si troveranno uno di fronte all’altro, per gareggiare nella classe regina. Valentino sarà il compagno di squadra di Morbidelli in Yamaha Petronas, mentre Marini ha firmato con la Ducati del team Avintia-Esponsorama e gareggerà con Enea Bastianini.

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MotoGP, Marini pronto alla sfida in Ducati: avrà a disposizione una Desmosedici 2019 evoluzione

La Ducati ha deciso di rivoluzionare il proprio parco piloti in vista del 2021. Nel team ufficiale ci saranno Jack Miller e Francesco Bagnaia, promossi dal team Pramac, dove arriveranno Zarco e Martin. Con Ruben Xaus cresceranno invece i due italiani, Bastianini e proprio Marini. In una bella intervista rilascia al Corriere della Sera, il numero 10 ha raccontato l’esperienza che lo aspetta.

“Correrò con una Ducati Desmosedici 2019 evoluzione. Avrò con me due meccanici di fiducia, Cristian Dionigi e Gianluca Falconi. Al resto della squadra ci pensa Gigi Dall’Igna, ma sono certo che avrò il miglior pacchetto tecnico”, spiega Marini.

Poi per quanto riguarda la possibilità di arrivare al titolo in Moto2 aggiunge: “La caduta in prova a Le Mans mi ha condizionato a lungo. Ho rimediato una botta alla caviglia e il telaio si è danneggiato, ma ce ne siamo accorti troppo tardi. Di sicuro ci proverò fino alla fine e a Portimao tireremo le conclusioni“.

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