Valentino Rossi (Getty Images)
Il noto giornalista Paolo Beltramo ha espresso alcune critiche nei confronti di Valentino Rossi e della Yamaha dopo il Mondiale MotoGP 2020.
Non è stato un 2020 da ricordare per Valentino Rossi, i cui risultati sono stati abbastanza deludenti in MotoGP. Un solo podio, cinque ritiri e due gare saltate per Covid.
Il 41enne pesarese comunque non intende mollare e l’anno prossimo sarà ancora in griglia. La differenza è che correrà per il team satellite Petronas SRT e non per quello ufficiale Yamaha Monster Energy. Avrà un trattamento da pilota factory, però si tratta comunque di un cambiamento.
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Paolo Beltramo, giornalista storico del Motomondiale, in un’intervista concessa a Mowmag ha spiegato che il cambio di box potrebbe avere effetti positivi su Rossi: «Gli fa bene cambiare un po’ metodo. Non c’è nessuno con autorità, coraggio o personalità per dirgli che commette anche errori. Ormai ci sono tanti yes man attorno a lui, ed è normale che possa succedere così quando possiedi una grande personalità. A volte è complicato dirgli qualcosa di scomodo».
Beltramo stima Rossi, un pilota che ha fatto la storia della MotoGP, ma non condivide il fatto che non si sia mai impegnato nel lanciare determinati messaggi extra-sportivi a differenza di un Lewis Hamilton: «È una delle cose che non amo di Valentino, non ha mai speso un po’ della sua popolarità per dire delle cose banali. Ad esempio ‘indossate la mascherina, lo ho avuto anche io il Covid e può essere una rogna’. Pure in passato non si è mai schierato nettamente con o contro qualcosa. Hamilton è diverso, si è esposto su questioni delicate».
Il noto giornalista sportivo ha criticato anche Yamaha e la decisione della FIM di non squalificarla per la vicenda delle valvole irregolari montate sui motori delle M1 a Jerez: «Yamaha è un disastro su tutta la linea. Anche la storia delle valvole, dovevano squalificarli. Capisco tutto, ma questo non è lo sport. Avrebbe vinto comunque Mir, certo, ma Rins avrebbe fatto secondo».
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