Morto John Hogan: fu l'uomo della Marlboro in Formula 1 (Foto: Getty)
Morto John Hogan: fu l’uomo della Marlboro in Formula 1. Un pioniere per quanto concerne le sponsorizzazioni nel Circus fin dagli anni ’70
John Hogan è scomparso domenica all’età di 76 anni, a causa di complicazioni legate all’infezione di Covid-19 che aveva contratto nelle scorse settimane. E’ stato uno degli uomini più importanti della storia della Formula 1 dal punto di vista commerciale, portando le sponsorizzazioni nel mondo delle corse automobilistiche più conosciute. Come direttore marketing di Marlboro, ha guidato l’aumento esponenziale dei ricavi del Circus a partire dagli anni ’70.
Marlboro divenne sinonimo di Formula 1, legando il proprio nome prima alla McLaren e poi alla Ferrari. Le due ere storiche di Senna e Schumacher sono targate con la storica marca dei tabacchi. Hogan ha anche esportato il marchio in Indy Car, legandolo a Roger Penske, oltre a concentrarsi nella scoperta di nuovi talenti, come Mika Hakkinen. Con Ron Dennis costruì senza dubbio un vero e proprio dream team negli anni ’80, portando la scuderia di Woking a livelli mai più raggiunti.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> F1, calendario Mondiale 2021: a rischio il GP d’Australia, il motivo
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Albon, dalla Formula 1 al DTM: nuova sfida nel segno della Red Bull
Il contributo della Marlboro ad accrescere i budget dei top team della Formula 1 è ormai storia. Negi anni ’70 permise alla McLaren di primeggiare con Hunt, fornendo poi 50 milioni di dollari di sponsorizzazione nel decennio successivo, mettendo su un box con Senna e Prost, roba da leggenda. In un’inchiesta condotta dal marchio dei tabacchi sulla causa che l’aveva portato ad essere il più conosciuto e diffuso al mondo vennero fuori due fattori trainanti: lo spirito libero della pubblicità “Marlboro Man” e l’associazione del brand con il glamour di F1.
Hogan è stato però molto più di un semplice uomo sponsor, ma un vero pilastro delle corse automobilistiche. Dall’Australia era emigrato a Londra negli anni ’60 e aveva trovato lavoro come pubblicitario alla Nestlé. Passando ad altre agenzie pubblicitarie, ha diretto tra l’altro anche i conti della Coca-Cola, rivelandosi un manager assennatissimo.
Si è ritirato dalla carica di “Vice President of Marketing” di Philip Morris nel 2002 ed è stato per breve tempo direttore sportivo del team Jaguar F1 nel 2003. A sempre mantenuto legami con l’ambiente sportivo fino agli ultimi mesi.
Racconto da brividi di un operaio italiano. L'oscura realtà dietro gli stabilimenti del marchio. Tutti…
Arriva il nuovo SUV di grandi dimensioni Renault. Il nome è un capolavoro di storia…
Guidare in questo modo non è certo un comportamento saggio per un automobilista. Specie per…
Una storia che farebbe ridere se non fosse tragica. Non l'aveva riconosciuta: glie l'hanno venduta…
L'alba di una nuova era inizia per la casa Ferrari: il marchio ha fatto meraviglie,…
Hyundai ha cambiato per sempre il modo in cui usiamo le auto elettriche. Ecco come…