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Cronaca

Cashback, un Automobilista ci “prova” al distributore di Benzina: la vicenda

Un Automobilista ci prova al distributore di benzina per il Cashback: la vicenda ha dell’incredibile. Cosa è successo

Rifornimento benzina (Getty Images)

Il Cashback è uno degli incentivi promossi dal governo per invogliare gli italiani a sfruttare la moneta elettronica come metodo di pagamento. Un’idea, questa, volta a ridurre al minimo l’evasione fiscale. Ad ogni transazione, poi, scaricando l’App Io, è possibile accumulare rimborsi del 10% fino ad un massimo di 150 euro per semestre a patto che si effettuino almeno 50 operazioni nel periodo in questione.

Una novità partita nel mese di dicembre come sperimentazione e diventata effettiva con l’inizio del nuovo anno. Tantissimi gli italiani che hanno scaricato l’applicazione e deciso di partecipare a questa novità, ingolositi anche del super bonus da 3.000 euro.

Ed il Cashback vale anche per l’auto. Si può pagare il rifornimento di carburante con la carta di credito oppure il bancomat registrati nell’app ma anche riparazioni dal meccanico e le operazioni vengono poi “contabilizzate” nel profilo personale.

LEGGI ANCHE >>> Cashback, rimborso anche su RC Auto, multe e bollo: come richiederlo

Rifornimento per il Cashback: l’azione dell’automobilista

Rifornimento benzina (Getty Images)

Non mancano però i furbetti, quelli decisi a sfruttare al massimo questa situazione. In provincia di Cremona, sulla provinciale che da Crema porta a Vailate, in un distributore di benzina è accaduto un fatto insolito notato dal gestore dell’impianto. Un automobilista, nel fare rifornimento alla sua vettura, ha realizzato cinque operazioni irrisorie, per un valore complessivo di 20 euro. Una da 2,50 euro, una da 2,44 euro e tre da cinque.

Una situazione anomala che, come riporta La Provincia di Cremona, ha spinto il gestore dell’impianto a chiedere lumi al proprietario della vettura. Lì la candida ammissione. “E’ per avere più transazioni possibili, lo sto facendo per il cashback” la risposta che ha lasciato di stucco il gestora.

Giovanni Spinazzola

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