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Tesla, la Model Y “europea”: le differenze con quella degli USA

La Tesla Model Y “europea” sarà costruita nella nuova Gigafactory in Germania: Musk annuncia profonde rivoluzioni

Tesla Model Y (Getty Images)

La Tesla Model Y arriverà in Europa nel 2021, nella seconda parte dell’anno; la vettura zero emissioni della casa statunitense, però, sarà leggermente differente da quella venduta nel Paese a Stelle e strisce, con caratteristiche proprie.

E’ stato lo stesso Elon Musk a confermarlo nella sua visita in Germania, nella Gigafactory della casa automobilistica che sta nascendo nei pressi di Berlino, in Germania. Il patron di Tesla ha svelato come nella fabbrica tedesca vi saranno innovazioni che serviranno per la realizzazione della Model Y ma anche e soprattutto per il crossover e la costruzione del suo telaio. Sono sono alcune anticipazioni che ha voluto “regalare” Elon Musk in attesa del 22 settembre, il giorno cerchiato di rosso sul calendario, quello del “Battery Day” dove il patron di Tesla svelerà ulteriori dettagli sull’opera in fase di realizzazione.

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Tesla, la Model Y in vendita in Europa sarà costruita in Germania

Model Y (Getty Images)

Musk ha però spiegato come rispetto alla Gigafactory californiana di Fremont, quella che sorgerà a Berlino sarà decisamente più avanzata, pionieristica ed all’avanguardia. E la Model Y versione europea che nascerà vedrà alla base della vettura una trasformazione del design strutturale, decisamente una grande novità come ha voluto evidenziare.

La Model Y che vedremo sulle strade europee, quindi, sarà costruita interamente nello stabilimento tedesco; già attivi i preordini, la casa statunitense ha rivelato come luglio 2021 sarà il mese delle prime consegne. Un ritardo, questo, dettato dalla necessità di adeguare la vettura agli standard vigenti nel Vecchio Continente, differenti da quelli statunitensi; non è escluso, però, come potrebbe essere un ritardo ad hoc voluto per creare attesa. Di certo c’è che avrà le batterie 4680 che regalerebbero un’autonomia maggiore del 16%.

Giovanni Spinazzola

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