Gigi Dall’Igna non nasconde l’obiettivo di Ducati per il Mondiale MotoGP 2021. Ma ha parlato anche di Jorge Lorenzo e Marc Marquez.
Ieri giornata importante in casa Ducati, dato che è stata svelata la Desmosedici GP21 in presenza dei nuovi piloti Jack Miller e Francesco Bagnaia. Ovviamente l’obiettivo per il prossimo campionato MotoGP è vincere.
Il titolo costruttori è tornato a Borgo Panigale nel 2020, anche grazie alla penalizzazione della Yamaha (motori irregolari a Jerez), mentre quello piloti manca dal lontano 2007. Solamente Casey Stoner è riuscito a vincere in top class con la rossa. Dopo di lui è stato Andrea Dovizioso nel 2017 ad andarci più vicino, ma l’ha spuntata Marc Marquez con la Honda.
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Gigi Dall’Igna in un’intervista concessa a Sky Sport MotoGP ha dichiarato in maniera netta qual è l’obiettivo per il campionato: «L’anno scorso abbiamo vinto il mondiale costruttori, adesso manca quello piloti. Questo è l’unico sogno che mi manca da realizzare. Mi aspetto una stagione con tanti protagonisti e sarà importante la costanza».
Al direttore generale Ducati è stato domandato anche del biennio 2017-2018 trascorso con Jorge Lorenzo, costato tanto e non in grado di portare il titolo a Borgo Panigale: «Pesa – spiega con rammarico – perché ci abbiamo investito molto e non abbiamo conquistato il mondiale. Comunque contro Marquez non era semplice».
A Dall’Igna è stato domandato anche perché Ducati non abbia deciso di puntare proprio su Marquez invece che su Lorenzo: «In quel momento non era un obiettivo fattibile. Si trattava di sfidare Honda a livello economico. Invece in Yamaha dovevano dividere il budget tra Jorge e Rossi».
Oltre che una scelta tecnica, fu anche una scelta economica. Cercare di ingaggiare Marquez sarebbe costato più che prendere Lorenzo, forse. Il rimpianto per il team bolognese, comunque, è aver scaricato il cinque volte campione del mondo proprio quando iniziò a fare risultati. Una decisione rivelatasi un errore.
Fosse stato confermato, forse il maiorchino sarebbe riuscito a lottare con il fenomeno di Cervera, perché col tempo aveva raggiunto un ottimo livello di competitività e stava prendendo sempre più confidenza con la Desmosedici GP. Inoltre, quella scelta di Ducati portò Lorenzo ad accasarsi in Honda e fu la fine della sua carriera tra infortuni e difficoltà tecniche.
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