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Billy Monger come Zanardi: la nuova sfida con le gambe amputate

La storia di Billy Monger riporta alla memoria l’esempio del grande Alex Zanardi che continua la sua battaglia dopo l’incidente dello scorso anno

Il ritorno in pista di Billy Monger, tre anni dopo il suo drammatico incidente (Getty Images)

Aprile 2017. Un drammatico schianto sulla pista di Donington mentre correva in Formula 4 e Billy Monger si ritrova semi-incosciente in un letto d’ospedale. La diagnosi è devastante. Amputazione di entrambe le gambe.

Billy Monger e l’esempio di Zanardi

Billy aveva soltanto 17 anni e ne ha impiegati almeno un paio per recuperare dall’incidente. Una rieducazione lentissima e molto problematica. L’esempio di Alex Zanardi lo ha spinto e convinto ad andare al di là delle difficoltà e delle conseguenze del drammatico incidente. Billy si è subito informato sulle protesi, ha chiesto aiuto ad amici universitari iscritti a ingegneria biomedica per capire tutto di questi supporti e verificare se per lui una vita sportiva fosse ancora possibile.

Lo scorso anno il suo ritorno in pista, nonostante le protesi, a bordo di una Formula 3, poi anche in Euroformula. Billy diventa un simbolo: la BBC gli dedica un lungo documentario che viene irradiato e gli scatena intorno l’affetto dei fan e degli appassionati. Nonostante la pandemia Billy torna ad allenarsi e a essere atleta, a 360°.

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Una nuova sfida

Oggi è pronto per una nuova sfida. Le auto e le corse restano una delle sue priorità ma Billy Monger vuole dimostrare a se stesso di essere un atleta in grado di affrontare qualsiasi genere di impresa, anche la più selettiva. Si è allenato con la hand-bike e con una bicicletta speciale realizzata appositamente per lui sulla quale si allena con le protesi ultraleggere in titanio. La sua ultima passione è diventata il kayak con il quale ha cominciato ad allenarsi solo poche settimane fa.

Billy è uno dei testimoni del Red Nose Day, iniziativa benefica che cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’assistenza alle persone delle fasce più povere e deboli. All’associazione dedicherà una maratona estrema: 140 miglia a piedi (con le protesi), in bicicletta e in kayak.

“Voglio continuare a dare il massimo e a mettermi alla prova – spiega Billy – perché dopo il mio incidente non voglio più guardarmi alle spalle con il rimpianto di quello che avrei potuto fare e non ho fatto. Sono un resiliente e voglio aiutare altre persone  ad affrontare con la mia stessa determinazione qualsiasi genere di problema. La mia impresa è per dimostrare a me stesso che i limiti sono solo nella testa e per aiutare altre persone ad alzarsi e provarci”.

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Billy Monger omaggiato anche dal campione mondiale di F1 Lewis Hamilton (Getty Images)

Atleta totale nonostante tutto

Billy, che è tornato sulla bicicletta per la prima volta dopo l’incidente solo due mesi fa e che non aveva mai fatto kayak prima d’ora, ha ricevuto il premio Helen Rollason ai BBC Sports Personality of the Year Awards del 2018. La sua impresa sarà documentata sui social in tempo reale per raccogliere fondi.

Stefano Benzi

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