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Formula 1, la Pirelli svela le mescole delle gomme per i 23 GP: le scelte

Contrariamente agli scorsi anni, la Pirelli ha annunciato le mescole scelte per tutti i 23 GP di Formula 1 del 2021

Gomme Pirelli (Getty Images)

Si entra nel vivo: meno un mese e qualche giorno all’inizio del Mondiale di Formula 1 e le monoposto iniziano ad essere svelate. Le presentazioni si succedono e tra tre settimane sarà il momento del debutto in pista con i test in programma in Bahrain. Intanto c’è già un passo verso il ritorno alla competizione: la Pirelli ha svelato tutte le mescole scelte per i 23 GP del 2021. Una scelta diversa rispetto a quelle degli altri anni, quando non avveniva l’annuncio prima del via, ma voluta per permettere una migliore organizzazione in un’annata particolare in quanto condizionata ancora dall’emergenza Covid.

Cinque le mescole su cui lavoreranno i team: si va dalla C1, la più dura, alla C5 la più soffice.  Poche le differenze rispetto allo scorso anno e al 2019. Due in particolare le scelte di pneumatici che cambiano. In Azerbaijan e Brasile, Pirelli porterà mescole più soffici rispetto allo scorso anno: non essendo stata utilizzata la C2 – portata come Hard – in Azerbaijan si passerà al terzetto C3, C4 e C5, mentre nella gara sudamericana non ci sarà la C1, che ha dato pochi vantaggi, ma si andrà dalla C2 alla C4.

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Formula 1, Pirelli annuncia le gomme per i 23 GP

Mario Isola, responsabile F1 e car racing di Pirelli, ha voluto spiegare le scelte dell’azienda e il perché è stato deciso di annunciare tutte le mescole degli pneumatici prima dell’inizio del mondiale: “Questo potrà aiutare la programmazione di team e piloti, consentendo anche di avere la massima flessibilità in caso in cui il calendario cambi per il Covid“.

Una scelta quindi dettata dall’emergenza che va sulla linea della continuità: “Le mescole scelte sono simili a quello dello scorso anno, quindi le squadre potranno fare affidamento su molti dati“. Isola ha poi spiegato che le due scelte differenti (Azerbaijan e Brasile come detto) “dovrebbero consentire una grande varietà di strategie in gara“.

 

Bruno De Santis

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