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Bugatti Divo “Coccinella”, come nasce la versione one-off – Foto

Bugatti Divo “Coccinella”, il racconto di un anno e mezzo di lavoro per dare forma alla visione di un consumatore USA

 

Bugatti Divo “Coccinella”, come nasce la versione one-off – Foto

Ogni Bugatti deve essere unica, diceva il fondatore Ettore. L’insegnamento è rimasto, e chi ha ereditato la casa oggi continua a inseguire questo sogno di unicità. Sicuramente, è unica la Bugatti Divo “Coccinella” con un particolare telaio creato incasellando circa 1600 rombi in un pattern affascinante. E’ unica di fatto, al di là del giudizio estetico, in quanto creata appositamente per un solo cliente, un collezionista statunitense.

La versione definitiva ha richiesto un anno e mezzo di lavoro per ottenere l’effetto voluto, che in qualche modo ricordasse il dorso di una coccinella. Il team che si è dedicato al progetto di questa one-off, consegnata a inizio anno come ha documentato uno youtuber, ha iniziato individuando i colori da utilizzare. Ha optato per la combinazione rosso e grafite, entrambi metallizzati.

Il disegno prevede una successione di rombi, sono quasi 1600 nella versione definitiva, di dimensioni e con angolazioni diverse per seguire il profilo aerodinamico della carrozzeria.

Il team di disegnatori ha lavorato inizialmente con il programma CAD, per comporre il pattern in due dimensioni. Tuttavia, si è subito scontrato con la principale difficoltà connessa al progetto. Una volta applicato il disegno su una versione “test” del telaio della Bugatti Divo, con le sue curve scolpite, l’effetto ottico complessivo risultava distorto. Molto lontano dalla simulazione in 2D e soprattutto da quanto desiderato.

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Bugatti Divo “Coccinella”, la versione definitiva

Basta infatti anche solo un millimetro di differenza per rovinare l’effetto su una superficie che non è semplicemente dritta. I rombi per creare la suggestione visiva capace di ricordare il dorso di una coccinella seguono tutto il telaio. Partono dal cofano motore e procedono fino alle appendici del profilo posteriore. Accompagnano le curve lungo le fiancate e sul tetto.

A un certo punto, il team ha anche ipotizzato di abbandonare l’impresa, raccontano. Ma dopo una serie di prove e di errori, i progettisti hanno raggiunto il risultato. Prima su un telaio utilizzato per i test, poi su quello per il cliente. E qui non si poteva sbagliare, non c’era modo di rimediare. Il pattern è infatti disegnato su una pellicola applicata sul telaio in modo che aderisca perfettamente senza staccarsi.

Il risultato di questa versione della Bugatti Divo, già versione limitata in 40 esemplari dal costo base di cinque milioni, rispecchia in pieno la volontà del fondatore.

Alessandro Mastroluca

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