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Formula 1

Hamilton e le difficoltà Mercedes in Bahrain: “Non sono preoccupato”

Hamilton predica la calma dopo aver girato oggi in Bahrain. Test di F1 non brillanti a Sakhir per la Mercedes, che però non pare allarmata.

Lewis Hamilton (Getty Images)

Un avvio di test con più problemi del previsto per la Mercedes in Bahrain. Venerdì mattina un guasto al cambio ha permesso a Valtteri Bottas di fare solo 8 giri, mentre sabato mattina Lewis Hamilton è finito sulla sabbia provocando le bandiere rosse.

Non è ancora emerso tutto il potenziale della W12, ma non è una novità visto che le scuderie di Formula 1 nei test si nascondono un po’. Soprattutto la Mercedes nella fase pre-campionato spesso evita di far vedere la sua reale velocità, che poi emerge nelle gare. Ovviamente sorprende vedere le Frecce Nere con delle difficoltà, però conterà essere pronti quando partirà il Mondiale a fine marzo.

LEGGI ANCHE -> F1, Mercedes deludente ai Test in Bahrain: Toto Wolff spiega cosa non va

Formula 1, test Bahrain: le sensazioni di Hamilton

Lewis Hamilton (Getty Images)

Al termine della sua mattinata di lavoro, Hamilton ha espresso le seguenti considerazioni sul lavoro che ha svolto sulla pista di Sakhir oggi: «La pista era migliore oggi. Il nostro bilanciamento è migliorato, ma stiamo lavorando ancora su molte cose. Il circuito oggi era diverso, si poteva spingere in tratti dove ieri non era possibile farlo. Però era anche scivoloso, come ho capito a mie spese in curva 13».

Successivamente il sette volte campione del mondo ha spiegato che i problemi della vettura sono abbastanza chiari e non c’è preoccupazione in vista dell’inizio del campionato: «Il posteriore ci crea dei problemi dopo il cambio regolamentare, ma stiamo cercando di risolverli. Va trovato il giusto compromesso col setup. Stiamo provando a essere più efficaci possibile, forse altri hanno più margine come la Red Bull, però stiamo rispettando il nostro programma girando il più possibile. È solo il secondo giorno di test, ci concentriamo sul lavoro e sul capire la macchina. Non è il momento di essere preoccupati».

Matteo Bellan

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