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Marquez, il consiglio di Bradl per diventare ancor più una leggenda

Marc Marquez è tornato in pista con un settimo posto: il collaudatore Honda Stefan Bradl parla del pilota spagnolo tra presente e futuro

Marquez (Getty Images)

Pronti, via ed è subito Marc Marquez. Settimo posto al rientro per il pilota spagnolo che non ha dimenticato come si guida una MotoGP. In sella alla sua Honda dopo nove mesi fermo per infortunio, il pluri-campione del mondo ha sorpreso tutti con la sua prestazione a Portimao. Una gara conclusa in lacrime per l’emozione di essere tornato nel suo mondo. Ora Marquez è chiamato a fare il passo successivo: dimostrare di saper ancora vincere. Per farlo servirà ovviamente un po’ di tempo per riprendere confidenza e soprattutto tornare in piena forma.

E’ convinto che ci riuscirà già quest’anno Stefan Bradl, il pilota che lo ha sostituito in questi mesi di assenza forzata. Intervistato da ‘www.motorsport-total.com’, il collaudatore della Honda ha lo vede ancora come il pilota più forte di tutti: “Aveva tutto sotto controllo. Sono convinto che quest’anno salirà di nuovo sul podio e vincerà delle gare“.

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Marquez, Bradl: “E’ ancora il miglior pilota della MotoGP”

Marc Marquez (Getty Images)

Una convinzione che nasce da quello che per il tedesco è un dato di fatto: “Era ed è ancora il miglior pilota della MotoGP degli ultimi dieci anni. Lo ha dimostrato al suo ritorno“. Bradl prova a spiegare anche perché Marquez è il più forte di tutti: “E’ istinto, approccio mentale, corpo. Sembra che reagisca più velocemente alla situazione e prenda la decisione giusta“.

Il pilota tedesco ha la sua idea anche sul futuro di Marquez: lontano dalla Honda a fine contratto. Un’ipotesi che va molto in là con il tempo visto il quadriennale firmato lo scorso anno dallo spagnolo, ma che potrebbe consacrarlo nell’elite di tutti i tempi tra i piloti della MotoGP. “Posso immaginare che sarebbe un altro incentivo per lui – spiega Bradl -: cambiare marca e vincere con un altro produttore. Per molti è necessario farlo per diventare una leggenda“.

Bruno De Santis

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