F1, dalla Red Bull messaggio alla Mercedes: “Sarebbe uno scandalo”

Guerra di dichiarazioni tra Mercedes e Red Bull: Marko mette in guardia la scuderia tedesca sul possibile grande scandalo

Mercedes e Red Bull
Mercedes e Red Bull (Getty Images)

E’ guerra aperta tra Mercedes e Red Bull. Il duello VerstappenHamilton mai come quest’anno è stato così acceso ed allora anche le scuderie sono pronte a tutto per prevalere sull’avversario. Lo sa bene la Mercedes che ha alzato il polverone dell’ala posteriore della monoposto austriaca. La Fia è al lavoro per analizzare il problema, ma Toto Wolff ha tuonato: “Bisogna chiarire prima di Baku, altrimenti sarà il caos” le parole del team principal della Mercedes che ha anche spiegato di avere l’appoggio di McLaren e Aston Martin. Immediata è arrivata la replica della scuderia austriaca con il consigliere Helmut Marko che ai microfoni di ‘Sport 1’ ha messo in guardia i rivali: “Sarebbe un grande scandalo”.

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Formula 1, la Red Bull alla Mercedes: “Test rigorosi anche su ale anteriori”

Mercedes e Red Bull
Mercedes e Red Bull (Getty Images)

Botta e risposta senza esclusioni di colpi con la ‘minaccia’ di Wolff di presentare un reclamo nel caso in cui la Red Bull si presentasse a Baku con l’ala posteriore non modificata. Marko però spiega che il lavoro per modificarla è in corso ma servirà in tempo: “Stiamo cambiando la nostra ala per superare i nuovi test imposti dalla Fia, ma è impossibile per Baku. Non c’è il tempo perché dobbiamo anche regolare l’intero posteriore“.

Marko tira in ballo anche la questione DAS dello scorso anno: “E’ normale che i rivali si concentrino sulle novità delle monoposto. Abbiamo fatto lo stesso con Mercedes nel 2020 per il sistema DAS. La Fia lo ha dichiarato illegale ma ha consentito di utilizzarlo fino all’ultima gara“.

Marko rilancia chiedendo anche dei test più rigorosi per l’ala anteriore (“Quella Mercedes si muove di più”). Poi mette in guarda i rivali: “C’è la possibilità di protestare, ma la Mercedes dovrebbe farlo contro otto macchine. Ci sono anche Ferrari, Alfa Romeo, Alpine: vogliono davvero fare un grande scandalo? Non credo“.

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