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Robotaxi in Cina dal 2023, il progetto di Baidu e Arcfox – Video

Robotaxi, il Google cinese collaborerà con Arcfox per aumentare la flotta dei taxi senza conducente ed estendere il servizio in tutta la Cina

I Robotaxi arrivano in Cina entro il 2023. L’ambizioso progetto (websource)

I “Robotaxi” sono pronti a conquistare la Cina. Mentre a Pechino si comincia a vedere qualche esperimento, il progetto è pronto a espandersi in tutto il paese. L’artefice è il colosso del web “Baidu“, l’equivalente cinese di Google, che sta fortemente supportando il progetto e ha annunciato che la flotta di taxi autonomi crescerà ancora.

La realizzazione dei Robotaxi è iniziata con Arcfox, marchio che produce mezzi elettrici per il gruppo BAIC. Sono previsti altri 3.000 taxi autonomi entro il 2023, in modo da poter offrire il servizio a 3 milioni di utenti. Le vetture si chiameranno “Apollo Moon” e saranno prodotte a costi sorprendentemente bassi, poco più di 62mila euro (480.000 yuan), cifra contenuta se si pensa che si tratta di veicoli autonomi.

Leggi anche – Auto Elettriche, in Svezia centro per guida autonoma: i dettagli del progetto

Robotaxi a guida totalmente autonoma in Cina grazie al “Google” orientale

Basti pensare che una vettura a guida totalmente automatica, in media, in Cina costa 1 milione di yuan. Ma chi guiderà questi taxi autonomi? Si occupa di tutto il software di Baidu, il “Google” cinese. Ogni vettura si muoverà per 5 anni, dopodiché sarà “pensionata”. Il colosso orientale sta investendo cifre incredibili sulla guida autonoma: ad oggi sono 7.7 miliardi di dollari, ed altri ancora ne arriveranno nei prossimi 5 anni.

L’obiettivo è realizzare vetture autonome a zero emissioni, che possano conquistare in particolar modo il mercato dei giovani. Per quanto riguarda l’occidente, per ora Amazon e Google, colossi che hanno la stessa forza economica di Baidu, osservano e valutano, ma così come Apple e Huawei, sono pronte a lanciarsi in questo tipo di progetti a larga scala.

Giovanni Scotto

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