Ferrari, nuovo simulatore: la caratteristica che lo rende unico

Svolta Ferrari con il nuovo simulatore, capace di riprodurre in maniera molto realistica l’esperienza in pista: ha una caratteristica unica

Binotto, team principal Ferrari
Binotto (Getty Images)

Ancora pochi mesi e poi il Ragno andrà in pensione. La Ferrari si prepara alla rivoluzione che a Maranello spera possa portare al ritorno alla vittoria. Si cambia il simulatore dopo anni di progetti e lavoro: il precedente, denominato appunto il Ragno, era in funzione dal 2009, quando la Formula 1 ha vietato i test privati, costringendo le scuderie a puntare tutti sui simulatori. Ora, dopo due anni di lavori, il nuovo prodotto realizzato per la scuderia di Maranello è pronto.

Progettato dalla Dynisma, azienda britannica fondata da Ashley Warne, ex ingegnere della Ferrari, si presenta come il simulatore di guida più avanzato al mondo. Ovviamente si tratta di un progetto in esclusiva per il Cavallino Rampante che, tra i vantaggi ha anche il ridotto ingombro e i minori costi di manutenzione. La struttura è stata realizzata in un nuovo edificio che sorge vicino a quello che ospita la Gestione Sportiva della Ferrari e la pista di Fiorano.

Un progetto che si preannuncia rivoluzionario e grazie al quale la Ferrari spera di essere pronta per il 2022, quando la F1 vivrà una nuova epoca con vetture che sfruttano l’effetto suolo. Warne aveva lavorato al progetto già quando era in Ferrari, ma la scuderia preferì soprassedere dall’investimento. Ora però è diventato indispensabile e il nuovo simulatore è diventato realtà.

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Ferrari, nuovo simulatore: tutte le caratteristiche

Binotto
Binotto (Getty Images)

Più compatto e attaccato al suolo, funziona grazie a due generatori di moto capace di funzionare in serie. In questo modo si riuscirebbero a replicare tutti i movimenti in pista: dal beccheggio al rollio, senza dimenticare le vibrazione sui cordoli, eliminando i limiti dei simulatori di vecchia generazione.  Un progetto con caratteristiche uniche che consente di avere reazioni più veloci, minori ai 4 millisecondi, e frequenze di movimenti superiore a 55 volte al secondo rispetto ai simulatori già esistenti.

In questo modo, l’esperienza di guida del pilota sarà più simile a ciò che accade in pista. La Ferrari è convinta di poter avere un vantaggio sui rivali per diversi anni grazie al nuovo simulatore. Attualmente la struttura è nella fase di calibrazione e a settembre entrerà in funzione per il progetto della monoposto 2022. Quella che a Maranello sperano riporterà la Rossa in cima al mondo.

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