Benzina, consumi in rialzo: i motivi della ripresa nello studio Unem

Uno studio Unem mette in evidenza un aumento dei consumi benzina, superiore ai livelli precedenti alla pandemia. Determinanti turismo e Zona Bianca.

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Foto di IADE-Michoko da Pixabay

Il periodo delle restrizioni legate alla pandemia sembra essere alle spalle almeno per ora e ormai da qualche settimana gli spostamenti sul territorio nazionale si sono intensificati. Questo, inevitabilmente, ha aumentato le spese sostenute dagli automobilisti per il rifornimento carburante, nonostante per mesi il costo di benzina e Diesel abbia registrato aumenti pressoché costanti (una lieve eccezione si è verificata solo nell’ultimo periodo).

Una situazione che appare evidente dall’analisi realizzata dall’Unione energie per la mobilità (Unem). A luglio 2021 la “Zona Bianca” a livello nazionale ha comportato una crescita del 7,8% nei viaggi, pari a un aumento dello 0,8% rispetto al luglio del 2019, periodo in cui il Covid e le difficoltà che abbiamo vissuto erano ancora lontane.

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Distributore benzina (Getty Images)

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Consumi carburante in rialzo: la situazione a livello nazionale

A luglio 2021 i consumi petroliferi italiani hanno superato i 5 milioni di tonnellate. Un dato che fa registrare un rialzo del 7,9%% sullo stesso periodo del 2020 ma comunque in calo del 7,5% rispetto al 2019. Gli analisti hanno cercato di individuare anche una motivazione del quadro emerso. Inevitabilmente in questa situazione ha influito anche il “crollo dei consumi del carburante per aerei” visto che molti hanno preferito restare nel territorio nazionale per le vacanze e spostarsi in auto, ritenuta il mezzo più sicuro.

Ad agosto la situazione sembra essere destinata a cambiare non appena metteremo in cantiere il mese corrente. Si pensa infatti a un “trend di recupero (+9,4% su agosto 2020 ma ancora -3,5% su agosto 2019), che potrebbe essere condizionato dall’evoluzione del contesto sanitario internazionale per il diffondersi della variante delta”. Il recupero del carburante per aerei si sta verificando ma in maniera decisamente lenta: i “volumi sono ancora inferiori del 51% rispetto a luglio 2019, nonostante a luglio 2021 abbia fatto segnare un +67% rispetto allo stesso mese del 2020”.

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