Pecco Bagnaia ha esaltato Valentino Rossi, mettendone in risalto alcune qualità. Una, in particolare, la vorrebbe ereditare 
Ultima stagione in MotoGP di Valentino Rossi che, dopo venticinque anni da protagonista, si ritirerà per dedicarsi al ruolo di manager della sua VR46 Academy e ad una nuova esperienza da pilota con l’Endurance. Un’assenza, quella del nove volte iridato nel Motomondiale, che si farà sentire sia in pista che fuori, lasciando un’eredità pesante da raccogliere. A questo proposito si è espresso Pecco Bagnaia ai microfoni di Sky Sport MotoGP dopo la sua grande qualifica al GP di Misano, dove ha conquistato la pole, la seconda di fila, registrando il record della pista.
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Bagnaia: “Impossibile prendere il testimone di Valentino Rossi”
In particolare, alla luce di questa ottima stagione con la Ducati e della prestazione di sabato a Misano, a Bagnaia gli è stato chiesto se sarà a lui a raccogliere il testimone di Valentino: “Impossibile prendere il testimone di Valentino – spiega Pecco –. Penso che fare quello che ha fatto è veramente duro e non si potrebbe ripetere. Perché secondo me quello che ha fatto Vale è irripetibile per tutti, per il carisma che ha e per come ha appassionato le persone“. Due qualità, queste, esaltate anche da altri colleghi del Motomondiale e che quindi rendono Rossi, almeno secondo il pilota della Ducati, un pilota unico.
Perciò, a Bagnaia “basterebbe” ereditare qualche altra caratteristica del campione di Tavullia: “Mi piacerebbe avere il modo in cui trasmette la sua passione per le moto. Qui fa la differenza rispetto agli altri“. Per lui, a decidere chi sarà l’erede di Valentino, potranno essere soltanto i risultati in pista. “Non mi sento di essere il suo erede o di essere il pilota di riferimento per gli italiani – conclude –. Io sto solo provando a fare il meglio che posso, sempre, e quello è un titolo che dovranno decidere i fatti“.
