Fuori Giri

Charlie’s Angels: 50 anni di successo tra Mustang, Pinto e Thunderbird

Di nuovo in onda ogni mattina su RAIDue le Charlie’s Angels, trio di investrigatrici private affascinanti e con un debole per le auto veloci

Da sinistra: Kelly, Sabrina e Jill, le Charlie’s Angels

Possiamo tranquillamente ammettere che tutti quelli che sono stati adolescenti negli anni ’70 hanno preso una colossale cotta, o come si dice oggi ‘crush’, per le Charlie’s Angels.

Charlie’s Angels a motore

Kelly Garrett, Sabrina Duncan e Jill Munroe – vale a dire Jaklyn Smith, Kate Jackson e Farrah Fawcett – con gli angioletti arrivati nel corso delle edizioni successive Cheryl Ladd (a interpretare Kirs la sorella minore di Jill), Shelly Hack (Tiffany) e Tanya Roberts (Julie) – hanno rappresentato per l’immaginario maschile collettivo quello che dovrebbe essere una donna di successo. Bella, sensuale senza essere sfacciata, elegante, sportiva, capace indifferentemente di pilotare un’auto da corsa, gettarsi da 3000 metri in paracadute, saltare un canyon con una moto e domare una tigre veloce. Il tutto sorridendo. E senza dire nemmeno una parolaccia.

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Un telefilm griffato Ford

Ma le Charlie’s Angels nate nel 1976 da un plot scritto pochi anni prima dal loro creatore, Ivan Goff, sono state anche uno straordinario strumento di marketing. Gli italiani ricorderanno che la prima Ford Mustang vista costantemente in televisione era la Cobra II di Farrah Fawcett Major. E che lo ‘sciallato’ John Bosley si muoveva solo ed esclusivamente a bordo di una pesante Thunderbird che trovava miracolosamente parcheggio all’angolo di qualsiasi strada.

Così come Sabrina, che delle tre aveva un passato di pilota da corsa, era spesso al volante di una Pinto. Tutti modelli Ford.

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Motori giganti, non troppo potenti

Non appena il trailer delle prime puntate iniziò a girare tra le case di distribuzione – ad accaparrarsi la serie fu la ABC – le aziende automobilistiche americane si accapigliarono per offrire le loro auto. Che spesso e volentieri venivano impietosamente distrutte in inseguimenti e incidenti. E dire che gli anni ’70 sono ricordate soprattutto perché le auto americane di quel periodo – diciamo la verità – erano davvero brutte. La Cobra II viene considerata una delle Ford Mustang più brutte dello storico marchio. Ma quella bizzarra V6 da appena 134 cavalli, versatile ma poco potente, è considerata un mito. Solo perché la guidava uno degli angeli di Charlie.

Stesso discorso per la Pinto, modello con velleità offroad che non risulta certo tra le più affermate di casa Ford. Eppure quella macchinetta da 91 cavalli color mandarino è oggi una delle più richieste dai collezionisti. Nonostante il motore della Pinto per anni sia stato al centro di inchieste per problemi di alimentazione che avevano portato diverse auto a bruciare per autocombustione del motore.

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Farrah Fawcett sulla Cobra II in un poster promozionale di Charlie’s Angels

Anni ’70 da ricordare

Nulla che potesse spaventare le Charlie’s Angels. Che sono rimaste fedeli al marchio Ford per tutta la durata della messa in onda della serie: cinque stagioni, 115 episodi in tutto che al momento sono ancora irradiati in 51 paesi. Italia compresa.

Un successo non da poco anche per le auto che, ad ogni passaggio, ci ricordano un mondo oggi impossibile, e lontanissimo dalla mobilità sostenibile che non potrebbe mai concepire una

Ford Thunderbird, due tonnellate abbondanti di auto con motore V8 da 3000cc o la Auburn Speedster, coupé che la Ford produsse con un rumorosissimo V12 da 6.4 cc oggi cercato disperatamente dai collezionisti americani e pagato a peso d’oro.

Stefano Benzi

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