Race Of Champions, Porsche e bolidi elettrici su neve e ghiaccio

Torna l’appuntamento con la Race of Champions che tra sabato e domenica rinnova un evento molto amato dal pubblico del fuoristrada

Sabato e domenica si rinnova l’appuntamento con la Race of Champions, format unico nel suo genere, gara di grandissima spettacolarità, che vedrà in lizza alcuni dei più importanti piloti mondiali su strada e offroad cimentarsi con una insidiosissima pista di ghiaccio e neve.

Race Of Champions Razor
La Porsche 718 Cayman della Race of Champions (ROC Press Office)

Il format è unico nel suo genere ed è frutto di un’intuizione che ormai da oltre trent’anni viene riproposta in modo itinerante in diversi paesi. Quest’anno la competizione sarà ospitata sulle rive della riviera baltica In Svezia.

Tanti i piloti che hanno deciso di riproporsi ancora una volta al via della competizione: da David Coulthard, che il trofeo lo ha vinto due volte, a Mika Hakkinen così come diversi piloti di Formula 1 tra i quali Sebastian Vettel, Valtteri Bottas, Mick Schumacher. Oltre all’attesissimo Sebastian Loeb, reduce dal trionfo del primo rally WRC stagionale a Montecarlo.

Race of Champions, auto speciali

Indipendentemente dal gran numero di piloti di altissimo livello coinvolti nell’iniziativa, uno dei motivi di grande interesse della Race of Champions è proprio nelle auto che verranno utilizzate. Contrariamente a qualsiasi altra competizione, infatti, il format della gara prevede che i piloti si affrontino utilizzando lo stesso modello di auto sullo stesso genere di pista. L’intendimento è quello di esaltare la qualità e l’interpretazione di guida di ogni singolo pilota, non senza qualche sorpresa.

La Porsche 718 Cayman

Per la prima volta poi, quest’anno, la Race of Champions. che lo scorso anno non si è disputata a causa della pandemia limitandosi a un’edizione virtuale con una sfida online, torna in grande stile. Un doppio appuntamento che, al tradizionale percorso innevato vede aggiungersi una seconda pista ancora più tecnica, interamente ghiacciata.

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Le auto utilizzate quest’anno sono all’insegna di uno dei messaggi che la Race of Champions ha fatto proprio ormai da alcuni anni. E cioè quello della sostenibilità. Auto completamente elettriche, molto simili a quelle impegnate nelle gare fuoristrada full-electric o nel campionato Extreme E della FIA, con due debutti assoluti.

Il parco auto della Race of Champions, di fatto, era completamente cambiato già due anni fa. A Pite Havsbad torna la Porsche 718 Cayman GT4 Club Sport, bolide da 425 cavalli sul quale tutti i piloti in gara dovranno misurarsi nel corso delle competizioni testa a testa.

Race Of Champions Razor
La Polaris Razor Pro, bolide in gara alla Race Of Champions (Foto ROC Press Office)

I bolidi elettrici

lla RX Supercar Lites, l’auto più longeva della manifestazione, inserita nella rassegna fin dal 2017, una vettura già utilizzata nel rallycross da 330 cavalli alimentata a biofuel, si affiancano la RX2e, auto completamente elettrica da 335 cavalli già vista nelle ultime due edizioni, e due macchine completamente nuove.

La FC1-X, allestita dalla Nitro, altra vettura full-electric nata per le competizioni 4×4, e la Polaris RZR PRO altrimenti detta “Razor”, bolide che promette di riconfigurare, se non di sconvolgere, quelli che sono gli equilibri delle gare quattro per quattro full Electric.

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L’idea è quella di di una gara sostenibile, oltretutto in una località straordinaria come quella di Pite Havsbad. Si tratta di uno degli ambienti turistici più protetti e sostenibili del pianeta, alimentato al 95% da energie rinnovabili. Un altro messaggio forte di come il mondo dell’automobilismo sportivo stia cambiando, con una sempre maggiore sensibilità nei confronti dell’ambiente.

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