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Moto GP

Marc Marquez, l’ex pilota avverte: “Devono prendersi cura di lui”

Marc Marquez subisce il terzo grave infortunio in meno di due anni. Un ex pilota invita gli uomini della Honda a un chiarimento.

Le quattro cadute di Marc Marquez a Mandalika invitano ad una riflessione. Sicuramente il campione della Honda non ha perso gli stimoli per spingersi sempre alla ricerca del limite, ma ancora una volta si ritrova costretto a fermarsi, compromettendo la corsa al titolo mondiale. Il Dna vincente è ormai indelebile e lo accompagnerà fino al giorno del suo ritiro, ma questo approccio inizia a pesare in termini di vittorie.

Marc Marquez (foto Ansa)

La diplopia resta in agguato anche quando si risolverà quest’ultimo infortunio, basta una caduta con interessamento del nervo ottico per scatenare il disturbo della doppia visione. A Mandalika, oltre a cadere due volte di seguito nelle qualifiche per tentare l’assalto alle prime fila in griglia, ha rimediato un incidente nelle FP2 e poi quello più roboante nel warm up domenicale.

Marc Marquez va frenato?

Marc Marquez (Ansa Foto)

Nel tentativo di entrare nella lotta per la pole position, Marc Marquez ha rimediato un forte colpo alla testa, un impatto che ha rianimato i suoi problemi di diplopia. John McGuinness è un pilota che sa benissimo cosa significa il rischio, vantando 23 vittorie nel TT dell’Isola di Man e conosce quando è il momento di spingere e quando il momento di rallentare.

In un suo intervento su MCN ricorda che Marc Marquez ha dato tanto al Motomondiale, con la vittoria di otto titoli, “ma qualcuno dovrebbe prendersene cura” del fenomeno di Cervera, “perché c’è qualcosa che non va, è come se si fosse staccato un cavo da qualche parte, forse dovuto a precedenti incidenti… La sua vista? La sua concentrazione ? Ma cinque knockdown non sono accettabili“.

Il fisico di Marc rischia di non reggere a tutti questi infortuni e potrebbe costringerlo a ritirarsi prima del previsto. “Non vorrei vederlo lasciare questo sport perché ha preso troppi colpi alla testa“, ha aggiunto John McGuiness. “Qualcuno dovrebbe scambiare due parole con lui, ha bisogno di darsi una regolata“.

Difficile frenare un talento del suo calibro, ma all’interno del box Honda c’è una sola persona che potrebbe tentare questa mansione: il team manager Alberto Puig. “Ma ho l’impressione che voglia solo che si rialzi subito e vada di nuovo veloce, ma ha bisogno di ritrovare la sua fiducia. Prendersi cura di lui può essere come aprire il vaso di Pandora, ma quando un pilota è costantemente in caduta, qualcosa deve essere fatto“.

Luigi Ciamburro

Giornalista con la passione dei motori dal 2008. Classe 1980, laureato in Lettere moderne con indirizzo pubblicista.

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