Mercedes, l’obiettivo è fissato: Allison avvisa Ferrari e Red Bull

La Mercedes ci crede, è pronta a dare battaglia per il Mondiale 2022 di F1: ma vanno fatti dei miglioramenti alla W13.

Nell’era ibrida della Formula 1 non è mai capitato che la Mercedes non partisse come favorita per il titolo. Prima o poi quel momento doveva arrivare ed è arrivato nel 2022. Il Gran Premio del Bahrain, il primo della nuova stagione, ha evidenziato che le Frecce d’Argento sono la terza forza oggi in griglia.

James Allison
James Allison (Ansa Foto)

Lewis Hamilton e George Russell a Sakhir hanno potuto classificarsi rispettivamente terzo e quarto grazie ai problemi tecnici avuti da entrambi i piloti Red Bull, altrimenti sarebbero arrivati dietro anche a loro oltre che a quelli della Ferrari. Comunque rimane un merito aver avuto una monoposto più affidabile rispetto ai rivali di Milton Keynes.

Anche se la scuderia di Brackley non è il riferimento oggi nel campionato di F1, non è detto che non possa migliorare la propria posizione. Ha tutte le risorse per riuscire a risolvere alcuni problemi della W13, a partire dall’eccessivo porpoising. Anche se ora non è al top, il team che ha vinto otto titoli mondiali costruttori consecutivi non fa affatto sottovalutato.

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Lewis Hamilton
Lewis Hamilton (Ansa Foto)

Tra gli aspetti che hanno stupito in Bahrain c’è il fatto di non vedere la Mercedes regina in termini di velocità massima in rettilineo, uno dei pregi negli scorsi anni. James Allison ha provato a spiegare perché non sia successo: “La maggior parte di ciò deriva dalla dimensione del nostro alettone posteriore. Il nostro è decisamente più grande. Le ali posteriori sono un fattore importante nella resistenza all’avanzamento della monoposto – riporta Motorsport.com – e il drag è un elemento che incide sulla velocità”.

Chiaramente bisogna mettere anche in conto che la concorrenza abbia lavorato particolarmente bene a livello di motore, però è ancora presto per capire i reali rapporti di forza tra le power uniti e il direttore tecnico della Mercedes pensa che i divari siano comunque ridotti.

Ad ogni modo, montando un’ala posteriore più grande per delle specifiche necessità, la W13 sul dritto è stata meno competitiva che in passato. Ovviamente il team è impegnato a migliorare la propria situazione, riuscendo ad adottare un’ala più piccola dell’attuale e così da guadagnare in termini di velocità.

C’è grande impegno anche per eliminare o almeno ridurre in modo netto il porpoising, ovvero quel saltellamento che si nota in più vetture sul rettilineo: “Ora cerchiamo di controllarlo – spiega Allison – anche se dobbiamo rinunciare alle prestazioni. Nelle prossime settimane puntiamo a trovare delle soluzioni che ci consentano di sfruttare il fondo senza saltellamenti. Stiamo lavorando sodo in fabbrica e contiamo di tornare davanti in griglia”.

Il dirigente della Mercedes è sicuro che il team tornerà in lotta per vincere sia i gran premi che il titolo: “Non cerchiamo solo i successi in gara, vogliamo competere anche per il campionato. Dobbiamo fare un grosso lavoro, a Sakhir eravamo a sei decimi dai leader. Dopo i test invernali ho temuto il peggio, torneremo velocemente ad avere un’auto competitiva e sapremo perseguire gli obiettivi”.

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