Mick Schumacher, il danno è notevole: Steiner spiega quanto ci servirà

L’incidente di Mick Schumacher nel Gran Premio d’Arabia Saudita costerà caro alla Haas secondo il team principal Guenther Steiner.

Quest’anno la Haas è tornata competitiva come non si vedeva da parecchi anni. Kevin Magnussen e Mick Schumacher hanno sorpreso tutti già in occasione dei test pre-stagionali in Bahrain, per poi ripetersi nel primo GP con il quinto posto del danese e l’undicesima piazza del tedesco.

Mick Schumacher
Mick Schumacher, l’incidente a Jeddah (Ansa Foto)

Il weekend successivo, invece, è stato più complicato del previsto, specialmente in virtù del grave incidente che ha visto coinvolto il giovane Mick. Fortunatamente, lui sta bene, ma non si può certo dire lo stesso della sua VF-22, uscita letteralmente distrutta dall’impatto – con una forza di 33G – sulle barriere del circuito di Jeddah.

Perciò, per gli ingegneri e i meccanici del team statunitense ci sarà parecchio da lavorare per rimettere a posto la vettura. Tuttavia, come dichiarato da Guenther Steiner, non sarà esattamente una passeggiata, soprattutto se considerata la cifra necessaria per la riparazione.

Incidente Mick Schumacher, la stima di Steiner per la riparazione

Mick Schumacher Haas F1
La Haas di Mick Schumacher (Foto: LaPresse)

Il telaio non sembra essersi rotto – afferma il team principal della Haas –. La struttura laterale lo è, ma si può sostituire. Ovviamente, dovremo fare un adeguato controllo al telaio, ma ad essere onesti non sembra che sia messo troppo male“. Se il telaio non sarà da buttare, già questa notizia potrebbe far felice la scuderia americana, poiché, in caso contrario, la somma per riparare la monoposto lieviterebbe sensibilmente.

Poi aggiunge: “Anche il motore sembra andare bene, mi hanno detto dalla Ferrari, così come il pacco batteria. Tutto il resto è rotto“. Anche in questo caso, se le prime analisi dovessero rivelarsi esatte, rappresenterebbe una buona base di partenza su cui ricostruire la Haas di Schumacher.

Però, ciò che, a prescindere, non renderà felice il manager tirolese sarà l’esborso economico che servirà. A questo proposito, ha provato a fornire una prima stima dei danni: “Non so per quanto riguarda i soldi, ma con queste Auto, tra il cambio, l’intera carrozzeria sparita, i condotti del radiatore andati, serviranno tra il mezzo milione e il milione direi” riporta Racefans.net.

In casi come questi, esiste un piano emergenziale che permette ai team di sforare il budget cap. “C’è un importo nominale – spiega –, ma in una squadra di corse non ci si può mai attenere al budget come in un normale business commerciale, poiché esiste questo rischio, anche se c’è un piano d’emergenza“.

Tuttavia, c’è un limite anche a questo. Perciò, se episodi come quello di Mick a Jeddah si dovessero ripresentare nel corso di questa stagione, va da sé che i problemi aumenteranno: “Se hai due o tre incidenti del genere ben presto non sarà più un piano d’emergenza, diventa una perdita“. Dunque, la speranza è soltanto una: “Quindi si tratta soltanto di gestire. Ovviamente, spero di non averne più di incidenti“.

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