Vespa, un modello irripetibile: ne è rimasto soltanto uno – Foto

Non solo icona di stile la mitica Vespa, che in passato è stato oggetto di progetti “corsaioli”, nonché grande protagonista in gara.

Dietro la Vespa si celano storie di vario tipo che, per alcuni, sono finite nel dimenticatoio, mentre, per altri, sono ricordate con grande affetto e passione nonostante siano passati diversi anni. E a quest’ultima categoria appartengono forse i più nostalgici, che hanno ancora impresse nella memoria le gesta dell’iconico scooter alla Parigi-Dakar, una delle gare più dure, se non la più dura, al mondo.

Vespa Piaggio
Vespa Piaggio (Ansa Foto)

Era il 1980 quando la Vespa fece il suo esordio nella competizione per volere di Jean Francois Piot, Responsabile dell’Attività Sportiva della divisione francese della Piaggio. Le protagoniste furono quattro esemplari P200E, che per l’occasione vennero modificate con alcune componenti aggiuntive che le attribuivano una resistenza extra vista la durata del viaggio.

14 giorni dopo ne arrivò al traguardo soltanto una di Vespa, ma ciò non tolse la portata dell’impresa che i francesi furono in grado di compiere. Tant’è che anni dopo ci provò anche un gruppo di italiani, che riuscì a completare il tragitto arrivando a traguardo con entrambe le due Vespe schierate al via.

Insomma, storie che dimostrano come nulla è impossibile per la Vespa, non solo icona di stile, ma anche simbolo di tenacia in qualche modo, proprio per le sue caratteristiche di robustezza e guidabilità.

Vespa T5 Prototipo Rally, 3 su 4 esemplari furono demoliti

Presentata in occasione del Salone di Milano del 1977 insieme all’intera famiglia PX – di cui faceva parte -, la Vespa P200E montava un motore da 200 cc di cilindrata e 12 cv di potenza. Il cambio era manuale a quattro marce. Poi, ne derivarono diverse edizioni negli anni seguenti, ciascuna caratterizzata da diverse innovazioni. Tra queste ci fu anche l’introduzione dell’accensione elettronica e gli indicatori direzionali di serie.

Il primo restyling della PX ci fu nel 1984 con il modello Arcobaleno, che presentava diverse novità dal punto di vista del design. Per certi versi, questa evoluzione del modello, insieme alla prima partecipazione alla Parigi-Dakar dell’80, aprì la strada all’inizio del progetto di una Vespa particolare, che di lì a poco avrebbe dovuto partecipare al Rally Raid più famoso del mondo.

Nel 1985, infatti, Piaggio avviò lo sviluppo della T5 Prototipo Rally con la realizzazione di quattro esemplari sperimentali. La prova motore fu svolta a fine anno, ma, in seguito, la Casa di Pontedera abbandonò il progetto, demolendo tre dei quattro prototipi costruiti. L’unico rimasto fu il cosiddetto “muletto”, che non avrebbe dovuto correre, ed è oggi esposto al Museo Piaggio.

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