Formula 1

Mazepin porta la Haas in tribunale: l’annuncio del pilota

Non è finita tra Mazepin e la Haas: il pilota russo ha deciso di intraprendere un’azione legale nei confronti della sua ex scuderia.

Nikita Mazepin ha ancora un conto in sospeso con la Haas. Dopo essere stato licenziato per colpa della Russia, che ha avviato la guerra contro l’Ucraina, il pilota ha deciso di passare alle vie legali.

Nikita Mazepin (Ansa Foto)

La scuderia lo aveva ingaggiato nel 2021 grazie alla ricca sponsorizzazione di Uralkali, azienda della quale il padre Dmitry è uno degli azionisti. Allo scoppio del conflitto bellico, la F1 ha preso le distanze dal Paese governato da Vladimir Putin e lo stesso ha fatto anche il team americano rompendo il contratto sia con il munifico sponsor che con il driver russo.

Mazepin è stato sostituito da Kevin Magnussen, che in passato aveva già corso per la squadra e che ha subito ottenuto buoni risultati. I risultati del danese hanno messo pressione a Mick Schumacher, contro il quale si è scagliato lo stesso Nikita con delle frecciatine.

Haas F1, Mazepin vuole denunciare il team

Nikita Mazepin (Ansa Foto)

Mazepin in un’intervista concessa all’agenzia Interfax ha annunciato di voler fare causa alla Haas: “Quando c’è stata la risoluzione del contratto, erano in arretrato di uno stipendio e non me l’hanno ancora pagato. Il datore di lavoro dovrebbe pagarti fino al momento del licenziamento e versarti anche un’indennità di fine rapporto”.

Il pilota russo evidenzia il fatto che la sua ex scuderia non gli abbia pagato l’ultimo stipendio che gli doveva. Per questa ragione ha deciso di passare alle vie legali: “Non hanno rispettato gli obblighi contrattuali. C’erano due contratti separati, rompere quello con lo sponsor aveva un impatto diretto su di me. Non ho visto i miei soldi, quindi andremo in tribunale”.

Mazepin è convinto che la Haas non abbia rispettato gli accordi firmati e di conseguenza ha motivo di denunciarla. Vedremo come si svilupperà la causa legale o se le parti arriveranno a un accordo consensuale.

Il driver russo spera di ricevere quanto ritiene che gli spetti. E auspica anche di poter riprendere la sua carriera, seppur sia improbabile un suo ritorno in Formula 1.

Matteo Bellan

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