Binotto, un messaggio alla FIA: la “seguiremo da vicino”

Sul fronte Ferrari arriva un messaggio di Mattia Binotto diretto in maniera chiara alla FIA: il team principal avvisa la Federazione

Il Mondiale è ormai in viaggio verso la Red Bull, Verstappen ha in pugno il secondo titolo iridato consecutivo, ma questo non frena discussioni e polemiche all’interno della Formula 1.

Binotto
Binotto © LaPresse

Un assaggio si è avuto domenica al GP di Monza quando le decisioni della direzione di gara sul rientro della safety car non sono andate giù alla Ferrari. Ma c’è anche un altro fronte aperto ed è collegato direttamente al mercato dei piloti. Qui si attende la decisione su Colton Herta, giovane pilota che si è messo in mostra in Formula Indy e che ora potrebbe approdare in F1 in AlphaTauri con Gasly in Alpine.

Un intreccio che ha bisogno però del via libera proprio della FIA in quanto il 22enne statunitense non ha ancora tutti i punti necessari alla Superlicenza. Attualmente ne possiede 32 sui 40 necessari per poter correre in F1, ma la Red Bull invoca la ‘causa di forza maggiore’ per assegnargli lo stesso la Superlicenza. In particolare la scuderia austriaca fa riferimento al periodo del Covid che ha limitato le gare e impedito ad Herta di ottenere ulteriori punti. Una richiesta però che dalla Ferrari respingono con forza.

Ferrari, Binotto su Herta: “Non c’è causa di forza maggiore”

Mattia Binotto
Binotto © LaPresse

Sull’argomento è intervenuto, infatti, il team principal della rossa Mattia Binotto che ha detto il suo punto di vista: “La causa di forza maggiore non credo possa essere applicata per Colton Herta. Si tratterebbe di un approccio completamente sbagliato“. Il manager di Maranello spiega le sue motivazioni: “Le regole sono state introdotte per proteggere la F1 e far sì che vengano prese le decisioni migliori. Herta potrebbe prendere parte al Mondiale di Formula 1 se avesse i requisiti per farlo, altrimenti no“.

E la Ferrari da questo punto di vista non ha intenzione di fare passi indietro: “Seguiremo da molto vicino cosa farà la FIA e credo che così farà ogni team. E’ per il nostro sport: non si può invocare la causa di forza maggiore in una situazione in cui non può essere applicata“.

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