Ferrari, Binotto deve ammetterlo: “Sarebbe doloroso”

Mattia Binotto, team principal della Ferrari, ha ben chiaro quel che non deve accadere a Maranello: “Sarebbe doloroso”

L’ultimo acuto risale al GP di Austria. Era il 10 luglio scorso quando la Ferrari ha vinto la sua ultima gara. Un digiuno che inizia a farsi pesante e che è coinciso con il dominio di Max Verstappen, capace di vincere le successive cinque gare e prendere il volo nella classifica iridata.

Binotto
Binotto © LaPresse

Lì dove la Ferrari ha ormai abbandonato qualsiasi tipo di sogno mondiale anche per il titolo costruttori. Troppo forte la Red Bull per pensare di poter recuperare uno svantaggio che, con i risultati delle ultime gare, è diventato abissale. Sono 139 i punti di distacco tra la scuderia austriaca e quella italiana che, anziché puntare al vertice, deve guardarsi le spalle con una Mercedes migliorata che insidia il secondo posto nella classifica costruttori.

Un sorpasso fino a qualche settimana fa era impensabile. L’inizio di stagione di Ferrari e Mercedes era tale che nulla lasciava presagire ad una lotta diretta: la rossa ha avuto una partenza sprint con un doppio successo, le frecce d’argento hanno, invece, palesato tutti i loro limiti. Ora il gap si è ridotto e tocca a Binotto ammettere che la sfida non può essere persa.

Ferrari, Binotto e la sfida alla Mercedes: messaggio chiaro

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Binotto © LaPresse

Mattia Binotto parla proprio della sfida con la Mercedes per il secondo posto nel Mondiale costruttori. Il team principal della Ferrari, nel corso di un’intervista a ‘Sky Sport UK’, ha affermato: “Finire alle spalle della Mercedes nella classifica costruttori sarebbe doloroso“. E il manager spiega anche il motivo: “Siamo per come avevamo iniziato la stagione che per il risultato. Sarebbe la chiara dimostrazione che non abbiamo fatto abbastanza nello sviluppo della monoposto e che abbiamo commesso troppi errori“.

Un’eventualità alla quale però Binotto non vuole pensarci per il momento: “Siamo davanti e non vogliamo cedere il passo“. Il team principal di Maranello vuole quindi il secondo posto tra i costruttori per dimostrare che la Ferrari è stata in grado di conservare il largo vantaggio con cui aveva iniziato la stagione e per avere la prova che la direzione presa, anche in ottica futura, non è poi così sbagliata.

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