Charles Leclerc vuole una decisione esemplare: “Va punita”

La Formula 1 è in Texas ma a tenere banco è ancora il caso Budget Cap, con il ferrarista che non ha dubbi dopo le conclusioni FIA sulla Red Bull

Il caso Budget Cap ha turbato questa stagione di Formula 1. Qualcuno ha perfino parlato di un vero e proprio far west. Intanto Max Verstappen ha vinto il titolo di campione del mondo piloti per il 2022, ma resta da assegnare ancora il titolo costruttori.

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Formula 1, caso Budget Cap: Leclerc chiede un intervento esemplare (LaPresse)

Intanto il circus si prepara al Gran Premio del Texas, ad Austin. Ovviamente il caso Budget Cap continua a tenere banco. Le ultime voci parlano di un accordo tra Fia e Red Bull per una sorta di patteggiamento. Solo voci, anche se la Federazione avrebbe completato le sue indagini, e quindi si aspettano le conclusioni sul caso. Intanto il pilota della Ferrari Charles Leclerc vuole vederci chiaro già da ora: “Se ci sono state violazioni e qualcuno ne ha tratto vantaggio, vanno punite – ha detto il monegasco – queste regole portano a scelte da fare”. Questa la posizione di Leclerc, che si aspetta quindi un provvedimento esemplare, che potrebbe anche – teoricamente – rivedere gli equilibri nelle classifiche piloti e costruttori relative alla stagione scorsa.

“Va punita”: la reazione di Leclerc alla possibile soluzione sul Budget Cap

Sergio Perez
La Red Bull di Perez (Foto: LaPresse)

Ma si tratta di una circostanza improbabile, visto che la strada sembra essere quella del patteggiamento senza conseguenze particolari e ripercussioni sui risultati sportivi. La FIA avrebbe proposto alla scuderia di Milton Keynes un accordo transattivo per concludere la vicenda della violazione “minore” del budget cap. Il requisito sarebbe che la Red Bull si assuma la propria responsabilità.

Un vero e proprio patteggiamento, che porterebbe al risultato più importante. Ossia salvare il Mondiale 2021. Tuttavia, anche questo accordo “al ribasso” potrebbe minare alla base il concetto di budget cap, e cambiare comunque gli equilibri futuri. Per ora, l’unico documento ufficiale rilasciato dalla FIA dopo il GP del Giappone, è stato chiarito che la Red Bull ha violato il tetto di spesa imposto dal regolamento finanziario. Infrazione che rientra nel caso “mino”, ossia sotto i 7.2 milioni di dollari.

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