E’ un Horner molto arrabbiato quello che si presenta in conferenza: la Red Bull alza la voce, accuse inequivocabili
Sette milioni di multa e il taglio del 10% del tempo in galleria del vento. Questa la decisione della FIA in merito al caso Red Bull-budget cap.
Una sanzione destinata a lasciare uno strascico non indifferente di polemiche tra chi invocava decisione più draconiane e chi, invece, sperava in un atteggiamento più clemente da parte della Federazione.
Appartiene a questa seconda categoria Chris Horner, team principal della Red Bull che oggi ha tenuto una conferenza stampa in cui ha tenuto a precisare i termini della vicenda e non ha mancato di andare all’attacco della rivali che, in un modo o nell’altro, hanno spinto per sanzioni importanti.
Il manager inglese ha così raccontato che “ad inizio settimana si è arrivati alla definizione di sanzioni rilevanti, a livello sportivo e finanziario. Si parla di una cifra enorme, 7 milioni di dollari, da pagare entro 30 giorni. La penalità draconiana è quella sportiva. La riduzione del 10% sulla nostra capacità di utilizzare la galleria del vento e i nostri strumenti per lo sviluppo aerodinamico. E’ una penalità enorme: può portare alla perdita cronometrica di mezzo secondo e influenzerà il nostro sviluppo“. Insomma per Horner l’accordo è tutt’altro che morbido e potrà avere un effetto importante sul prossimo campionato.
Chris Horner continua nel suo ragionamento ed entra nel dettaglio delle sanzioni. “Per chiarezza: complessivamente avremmo il 15% in meno di tempo in galleria del vento rispetto al 2° nella classifica costruttori (la Ferrari ad oggi) e il 20% in meno rispetto al 3° classificato (la Mercedes). Questo 10% avrà un impatto nella nostra capacità di esprimerci in pista nel 2023“.
Il manager Red Bull parla in maniera netta e spiega di accettare le penalità, andando però all’attacco dei rivali: “Una qualsiasi penalità non sarà mai sufficiente per voi. Nemmeno se bruciassimo la nostra galleria del vento“. Ed è proprio per questo che in casa Red Bull sono pronti a far partire una nuova sfida: dimostrare di poter vincere anche con le penalità. Il guanto di sfida è lanciato dallo stesso Horner: “Abbiamo perso il 10% in test aerodinamici, ma abbiamo guadagnato il 25% in motivazione visto che i nostri rivali hanno fortemente sollecitato la penalizzazione“.
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