Moto GP

Valentino Rossi, il grande rivale racconta: “L’ha fatto a Stoner e con me”

Uno dei grandi rivali di Valentino Rossi ricorda alcuni momenti salienti della sua carriera e le strategie in pista.

Dani Pedrosa ha lasciato il campionato del mondo di MotoGP nel 2018, al termine del suo ultimo anno con la Honda. Una lunga carriera nel Motomondiale iniziata nel 2001, sempre e e solo con lo stesso marchio, collezionando tre titoli iridati nelle classi 125 e 250. Insieme ad alcuni avversari come Jorge Lorenzo, Casey Stoner e Valentino Rossi, ha scritto alcune delle pagine più belle del motociclismo.

Valentino Rossi (foto Ansa)

Nel nuovo documentario ‘Cuatro Tiempos’ in onda su Dazn, dove ci sono anche Jorge ‘Aspar’ Martinez, Alex Crivillé e Jorge Lorenzo, il pilota di Sabadell ricorda alcuni dei momenti salienti della sua illustrissima carriera, dalla rivalità con Valentino Rossi al momento in cui, a causa degli infortuni, ha deciso di mettere la parola fine sulla sua carriera motociclistica. Anche se poi ha deciso di proseguire “part time” in veste di collaudatore KTM, apportando un grosso contributo allo sviluppo della RC16.

Dani Pedrosa e il ricordo di Valentino Rossi

Dani Pedrosa (foto Ansa)

Dani Pedrosa deve molto a suo padre, che lo ha indirizzato sulla strada del motociclismo sin dalla tenera età. “Ricordo di aver guardato le gare di Crivillé negli anni ’90 e di essere stato con mio padre sul divano, alzandomi per guardare le gare in Malesia e Giappone“. Si è subito contraddistinto per la sua bassa statura e ricorda il primo incontro con il connazionale e rivale Jorge Lorenzo nel campionato spagnolo.

In poco tempo si guadagna il passaggio nel Mondiale, centrando subito podi all’esordio nella 125, le prime vittorie nel secondo anno, il titolo iridato al terzo tentativo nel 2003. Nel 2006 l’ascesa in classe regina e qui inizia la rivalità con Valentino Rossi, un avversario non facile sia dal puto di vista sportivo che caratteriale. “La strategia che ha usato Rossi non era quella di essere il più veloce, invece questa era la mia mentalità. Il suo era: “Esco, e se posso fermarlo, lo fermo”. Ti bloccava finché non ti innervosivi e non facevi errori. Lo ha fatto a Stoner, lo ha fatto spesso a me. Mi è servito del tempo per cambiare la mia strategia“.

Alla fine della stagione 2018 mette fine alla sua carriera di pilota della MotoGP, gli infortuni iniziavano a far sentire il loro peso, anche psicologicamente oltre che fisicamente. “Un giorno sono caduto e mi hanno dovuto operare alla mano“, ha ricordato Pedrosa. “Ero in ospedale, mi sono svegliato dall’operazione e quando ho visto i miei genitori che erano lì ho detto loro ‘basta’. Non volevo essere in ospedale tutti i giorni“.

Luigi Ciamburro

Giornalista con la passione dei motori dal 2008. Classe 1980, laureato in Lettere moderne con indirizzo pubblicista.

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