Valentino Rossi non ha dubbi sulla moto migliore in griglia di partenza della classe regina. Nel 2023 sarà la grande favorita.
Il team Mooney VR46 Racing Team di Valentino Rossi si è legato alla Casa costruttrice Ducati ancor prima che si confermasse campione del mondo con Pecco Bagnaia. Una scelta azzeccata da parte della squadra di Tavullia che ha chiuso il suo primo anno in classe regina con una pole position e un secondo posto a firma di Marco Bezzecchi. Inoltre la vittoria iridata di Pecco ha permesso di apporre la propria firma sul Mondiale, con un allievo che da anni condivide l’esperienza della Academy. 
Nei mesi scorsi si è tanto parlato di un possibile passaggio del team VR46 alla Yamaha, nonostante sia legato alla Casa di Borgo Panigale da un contratto triennale in scadenza alla fine del 2024. Una notizia che sia Ducati che la squadra gestita da Alessio Salucci hanno smentito all’unisono, ribadendo che il contratto verrà rispettato fino alla scadenza. Pur consapevoli che Dorna e la Federazione Internazionale faranno pressione affinché anche la Yamaha abbia quanto prima una squadra cliente. Ma i contratti sono contratti…
Valentino Rossi indica la grande favorita
Nel corso del campionato 2022 lo stesso Valentino Rossi ha sottolineato che il Mooney VR46 Racing Team ha intenzione di vincere e in questo momento Ducati è la formazione che può garantire il migliore pacchetto tecnico. Quindi nessuna intenzione di cambiare, almeno fino a quando il colosso giapponese non dimostrerà di poter invertire una tendenza che sta diventando epocale. Infatti i costruttori europei (Ducati, Aprilia e KTM) in questa fase non solo sono in maggioranza, ma la loro filosofia è sicuramente più vincente rispetto a Honda e Yamaha.
La Ducati Desmosedici GP ha evidentemente qualcosa in più rispetto alle RC213V e alle YZR-M1. “Il gap dalla Ducati è sostanzioso. Bisogna dire che la Ducati è la moto migliore, tutte le case giapponesi sono in grande difficoltà“, ha sottolineato Valentino Rossi in una recente intervista pubblicata dal sito inglese Crash.net. Non a caso l’azienda della Motor Valley da tre anni domina la classifica costruttori. “In Ducati hanno un modo di lavorare più aggressivo, hanno tante moto in pista e i dati di tutti“.
Per i titani nipponici sarà difficile invertire la rotta in breve tempo, serve tempo, dedizione, investimenti e un pizzico di buona sorte che non guasta mai. I costruttori europei “hanno fatto un passo avanti e i giapponesi dovranno prendere delle decisioni, perché il gioco è cambiato: servono più soldi, più persone… Ne avranno voglia?“, si chiede il campione di Tavullia. “Devono capire che per vincere dovranno fare di più“.
