Superbike 2011: Max Biaggi difende il titolo iridato, domenica si riparte da Phillip Island

SUPERBIKE 2011 MAX BIAGGI – «Vincere è difficilissimo ma confermarsi al vertice è molto, molto più dura». Max Biaggi va a caccia del bis. Domenica, sul tracciato australiano di Phillip Island, scatta il Mondiale Superbike 2011. Il pilota romano dell’Aprilia difende il titolo iridato conquistato un anno fa. «Sicuramente l’exploit del 2010 ci mette nel mirino di tutti. Non dobbiamo però lasciarci intimidire dalla pressione, la strada giusta è quella del lavoro e della tranquillità», dice il campione del team Alitalia. «La posta in gioco è alta, vincere è difficilissimo ma confermarsi al vertice è molto, molto più dura. Ne siamo coscienti e quindi, prima di tutto, non sottovaluto gli avversari. Abbiamo una gran squadra, una bella moto, io mi sento in forma e cerco di non farmi mancare le motivazioni», aggiunge il pilota, che a giugno compie 40 anni. I test effettuati questa settimana hanno offerto indicazioni confortanti sul rendimento della RSV4. «È veloce, ma questa ormai non è una novità. Il feeling è ottimo, si tratta di affinare i particolari che ci danno meno fiducia mantenendo i punti forti di una moto indubbiamente competitiva», spiega Biaggi. «La nostra strategia è pragmatica: prevede piccoli passi, evoluzioni continue senza stravolgimenti. I ragazzi in pista e a Noale (il quartier generale di Aprilia, ndr) lavorano senza sosta per darmi il miglior materiale, poi il mio compito è sfruttarlo al meglio».

L’iridato dovrà fare i conti con una concorrenza serrata. Leon Haslam, dopo il duello perso nel 2010, va a caccia di rivincite. Dalla MotoGp, invece, è arrivato Marco Melandri. «È difficile giudicare i valori in campo e sarà così anche dopo la prima gara. Solo verso metà campionato potremo veramente capire chi ha fatto le scelte giuste e il lavoro migliore -dice il romano-. Indubbiamente ci sono vari piloti, oltre a Melandri e Haslam penso anche a Rea, che hanno grandi potenzialità e dispongono di ottime moto. Senza mai dimenticare una vecchia volpe come Checa. Sarà davvero dura difendere il titolo ma ci divertiremo, questo è sicuro». L’ambiente della Superbike «mi è piaciuto fin da subito, anche perchè mi sono adattato bene allo stile di guida che queste moto impongono. I valori livellati e il grande agonismo che contraddistingue la Superbike fanno il resto, non a caso gli appassionati giudicano il nostro come il campionato più spettacolare delle due ruote. Bagarre in pista e rapporti umani rilassati nel paddock: questo è lo spirito giusto».

Dopo il trionfo dello scorso anno, Biaggi ha avuto bisogno di una pausa. «Dopo una stagione così dura e dopo aver raggiunto un traguardo così importante, è stato giusto fermarsi un attimo a pensare, a riflettere. Per capire se nel mio intimo c’erano ancora le motivazioni, la forza di affrontare un’altra stagione», spiega. «Non ho mai fatto e non farò mai le cose a metà, tanto per fare. Un campionato come quello che ci aspetta deve essere affrontato con motivazioni e dedizione assolute. Ho avuto bisogno di avere vicino la mia famiglia, i miei affetti per capire cosa fare. È stato giusto farlo e ora non ho alcun dubbio sulla scelta fatta».

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