Quello che ci attende sarà un Capodanno in zona rossa, che prevede regole rigide per gli spostamenti e per i festeggiamenti.
La notte di Capodanno è ormai alle porte ma, inevitabilmente, complice l’istituzione del coprifuoco, in vigore dalle 22, e delle misure restrittive ancora in atto, non sarà possibile lasciarsi andare a grandi festeggiamenti. Il rispetto delle norme in vigore diventa importante innanzitutto per preservare la nostra salute e quella delle persone care. La seconda ondata di contagi da Coronavirus è ancora in corso e non è ancora possibile abbassare la guardia. La chiusura dei ristoranti, che potranno proseguire l’attività solo attraverso l’asporto, permetterà quindi di trascorrere le ultime ore di questo 2020 tra le mura domestiche evitando raduni troppo affollati.
Il governo ha così deciso di reintrodurre la “zona rossa” nei giorni festivi e prefestivi fino al 6 gennaio, l’unica eccezione sarà data quindi dal 4 gennaio. I controlli da parte delle forze dell’ordine non mancheranno.
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Capodanno in zona rossa: i controlli su tutto il territorio per sanzionare gli irregolari
Le norme da rispettare in “zona rossa” sono ormai diventate piuttosto note. E’ infatti è vietato spostarsi anche all’interno del proprio comune se non per ragioni di lavoro, salute o estrema necessità e urgenza. Anche gli esercizi commerciali ritenuti non indispensabili restano chiusi, mentre ristoranti e bar possono lavorare solo con l’asporto. Ogni spostamenti deve quindi essere motivato attraverso l’autocertificazione.
Il Viminale ha così deciso di non lasciare niente al caso e ha così predisposto un’opportuna rete di controlli volta a verificare ogni possibile assembramento. Particolare attenzione sarà rivolta a bloccare eventuali ritrovi non autorizzati in luoghi privati, attività di locali apparentemente chiusi ma aperti a feste private, in ville o in bed&breakfast affittati per l’occasione. Vietato anche ritrovarsi all’esterno per i fuochi di artificio verso mezzanotte.
Non mancheranno le sanzioni per gli spostamenti in auto, che devono avvenire secondo regole ben precise. Per le persone non conviventi che viaggiano con la propria vettura il passeggero non può stare vicino al conducente. Chi invece siede sul sedile posteriore dovrà munirsi di mascherina e avendo l’accortezza di lasciare libero il posto centrale. L’unica eccezione per l’utilizzo della mascherina è possibile solo a una condizione: la presenza una paratia divisoria tra le file di sedili.
La sanzione prevista per chi non rispetta le norme può andare da 400 a 1.000 euro, ma è possibile l’aumento fino a un terzo nel caso in cui la violazione si verifica a bordo di un veicolo.