Pneumatici e la DOT dipendenza, ecco cosa bisogna sapere

Pneumatici e la DOT dipendenza: ecco cosa significa e dove si legge

Pneumatici
Pneumatici e la DOT dipendenza: di cosa si tratta (Foto: Getty)

Come in tutte le cose di questo mondo, anche nel settore degli Pneumatici, esistono delle ideologie, delle manie o semplicemente delle fissazioni, che portano i proprietari di vetture a fare delle scelte non sempre dettate dalla verità o dalla conoscenza.

Oggi quando l’automobilista si rivolge ad uno specialista del settore per l’acquisto degli Pneumatici nuovi, nella maggior parte dei casi ha già le idee molto chiare su ciò che vuole acquistare, ma la cosa che ha ancora più stampata nella mente e che può determinare o no l’esito positivo dell’acquisto, anche se in molti casi si sa poco e solo per sentito dire,  è una sigla di tre lettere: DOT.

DOT: Cosa significa. Dove si legge.

Pneumatici DOT dipendenza
Pneumatici e DOT dipendenza, cosa si intende (Foto: Getty)

DOT ( Department of Trasportation), sigla che indica il ministero dei trasporti Statunitense  ( e non Europeo).

Di norma si trova sulla spalla esterna della gomma seguita da quattro numeri ed assieme rappresentano una metodologia di classificazione, che consente di risalire alla settimana ( i primi due numeri) e all’anno di produzione ( i due numeri seguenti) del pneumatico.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> MotoGP, nuove gomme Michelin per il 2020: cosa cambia

DOT pneumatico
DOT pneumatico (Foto: Youtube)

Quanto è importante il DOT per l’acquisto di un pneumatico

Il DOT che, come detto in precedenza, rappresenta la data di produzione, risulta essere più utile alla filiera costruttori-distributori, qualora si presentasse la necessità di ritirare dal mercato lotti di pneumatici difettosi o non conformi, agevolandone il riconoscimento.

Per quanto riguarda invece, l’acquisto da parte dell’automobilista , di un pneumatico nuovo, il DOT non risulta essere così fondamentale, da determinare se un pneumatico è piu o meno performante in base alla data di produzione, in quanto un pneumatico può essere considerato pari al nuovo per almeno trentasei mesi dalla data di produzione come indicato dall’Associazione Europea dei Produttori di Pneumatici, logicamente se rispettati i giusti canoni di conservazione.

Grazie a questa quasi fobia del DOT più recente possibile, se i gommisti o grossisti che siano, possono garantire la corretta conservazione del pneumatico, si possono anche fare degli ottimi affari senza rinunciare a nessuna qualità del pneumatico scelto.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> F1, le gomme Pirelli non vanno: i team rifiutano la specifica 2020

Come invecchia un pneumatico e la sua durata

Il processo di invecchiamento del pneumatico, per quanto possa ruotare intorno al DOT, ha inizio solamente al momento della prima installazione, quando, gli agenti e reagenti chimici contenuti nelle mescole, incominciano il loro lavoro.

Tante possono essere le variabili che determinano al durata di un Pneumatico, quali tipo di mescola, pressione, qualità, giusto assetto dell’auto ecc…, ma una durata media di un pneumatico ( fatta eccezione per invernali e 4 stagioni), va dai 35000 km ai 55000 km per un massimo dai 3 ai 5 anni, dal momento dell’installazione.

Impostazioni privacy