I giapponesi ci hanno insegnato che non è peccato ne caduta di stile se il mega presidente di una grande azienda si presenta al lavoro in tuta e aiuta durante le pulizie…
Discorso sposato in pieno anche da Horacio Pagani, immortalato mentre come tutti noi si ritaglia del tempo per pulire la propria auto.
Horacio nasce a Casilda nel 1955 in Argentina, nel mondo è conosciuto per il suo celebre marchio automobilistico Pagani Automobili, le sue origini sono umili e simili a molti di noi, papà fornaio e nonno che decise di emigrare in Argentina come fecero molti italiani.
La passione per le auto fu chiara fin da subito, quando da bambino si divertiva a costruire modellini di auto con tutti i materiali che gli capitavano a disposizione, ma nessuno poteva lontanamente immaginare l’impero che sarebbe riuscito a creare.
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All’età di 20 anni Horacio Pagani da vita alla sua prima vettura da corsa che verrà utilizzata in Formula 3 dal team ufficiale Renault.
Nel 1982 sbarca in Italia per merito del pilota campione del mondo Manuel Fangio, che lo avvicina a Modena dove Horacio diventa operaio metalmeccanico di terzo livello, ma è solo l’inizio…
Nel 1988 inizia il suo progetto per dare vita ad una supercar, che verrà presentata al Salone dell’auto di Ginevra, portando un nome che diventerà leggenda, Zonda…
Questi successi potrebbero cambiare una persona, in molti casi lo fanno, ma chi nasce dal nulla “respirando” fango e umiltà difficilmente cambierà quelli che sono i suoi principi cardini.
Quei principi fatti di farina e di “alzatacce” la mattina presto quando tutti dormono come il papà fornaio insegnava.
Quindi un pantaloncino, un paio di ciabatte, una lancia pulitrice e via, si lava la propria macchina perché poi, per persone “normali” lavare la propria auto è e resterà sempre qualcosa di piacevole e personale.
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