MotoGP, la FIM modifica il calendario a causa del coronavirus

La FIM ha deciso di rimodulare il calendario della MotoGP a seguito delle emergenza sanitaria dettata dall’epidemia da nuovo coronavirus.

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(Getty Images)

La Federazione Internazionale di Motociclismo, dopo un massivo lavoro di correzione del calendario è giunta ad una decisione. La rimodulazione degli eventi, resasi necessaria a causa dell’epidemia da nuovo coronavirus, ha comportato lo slittamento di alcune gare. È così, dunque, la MotoGP avrà inizio il 5 aprile ad Austin, in Texas.

MotoGP, la FIM modifica il calendario: al via il 5 aprile ad Austin

La Moto GP avrà inizio il 5 aprile ad Austin: questo è quanto stabilito dalla FIM. A seguito dell’emergenza sanitaria dettata dall’epidemia da nuovo coronavirus la Federazione ha dovuto rimodulare il calendario delle gare. Quella in Qatar è stata annullata, mentre quella della Tailandia è stata spostata al 4 ottobre al posto di Aragon, che verrà anticipata di una settimana. Ad oggi il GP del Texas, in cui dovrebbe aprirsi il Mondiale, pare non essere a rischio.

In sintesi, dunque, la prima gara si terrà ad Austin in Texas il 5 aprile. Il GP di Tailandia è stato rinviato al 4 ottobre al posto di Aragon che viene, pertanto, anticipato al 27 settembre. Tutti gli altri appuntamenti, riporta La Gazzetta dello Sport, al momento pare che non subiranno variazioni.

MotoGP, gara in Qatar: parla Carmelo Ezpeleta CEO di Dorna

Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, ha voluto mettere in chiaro alcuni punti circa il GP in Qatar inibito alla serie regina, ma non a Moto2 e Moto3. Stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, Ezpeleta ha dichiarato: “C’è stata grande collaborazione delle autorità del Qatar e abbiamo deciso con la parti coinvolte di fare le gare delle piccole che erano già qui per i test. Poi la situazione è cambiata, è scattata la quarantena per alcuni che arrivavano in Qatar da alcuni Paesi e capito – prosegue il Ceo di Dorna- che dovevamo pensare ad altro. Il problema non era solo per gli italiani, ma per chiunque fosse stato in Italia nei precedenti 14 giorni, cosa impossibile da gestire“. Carmelo Ezpeleta ha poi parlato delle soluzioni esperibili ed infine esperite: “In un primo momento abbiamo ipotizzato un charter, prima da Roma, poi da Nizza, ma non è stato possibile ed ecco la cancellazione della MotoGp in Qatar, che è definitiva. Noi faremo tutto il possibile per organizzare il mondiale al meglio nel rispetto delle condizioni di sicurezza e delle leggi fissate dai vari Paesi. Il prossimo GP sarà Austin, che non è stato possibile spostare più avanti: al momento – conclude – le modifiche sono queste, ma non so cosa succederà dopo“. Il Ceo di Dorna ha poi affermato: “Adotteremo le soluzioni che serviranno in base a quello che sarà deciso: anche se il contratto, per la validità del mondiale richiede almeno 13 gare, cercheremo di fare tutte le restanti 19“.

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