Red Bull, il team principal Christian Horner lancia l’allarme: “Qualcuno in F1 non sopravviverà al Coronavirus”
Il capo del team Red Bull Christian Horner è convinto che la Formula 1 “sopravviverà” alla crisi del coronavirus, pur con molte difficoltà e con alcune vittime.
L’attuale pandemia di Covid-19 ha causato il caos nel programma F1 del 2020, con il rinvio o la cancellazione degli otto round di apertura della stagione.
Tra l’incertezza su quando il campionato sarà in grado di iniziare e la mancanza di gare, cresce la preoccupazione sul devastante impatto finanziario a cui dovranno far fronte tutte le scuderie.
La FIA ha già adottato misure per alleggerire l’onere e risparmiare sui costi, avendo portato avanti la pausa estiva e deciso di ritardare l’introduzione dei nuovi regolamenti tecnici dal 2021 al 2022.
“La F1 è un business molto forte e ha un’enorme eredità. Sono sicuro che sopravviverà a tutto questo” ha dichiarato Horner alla BBC.
“Credo altresì che qualcuno potrebbe non riuscire a superare l’enorme crisi, ed è responsabilità di tutti i capi squadra agire con gli interessi dello sport e di tutti i suoi partecipanti. Fare del nostro meglio per garantire che le 10 squadre rimangano tali”.
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Il team principal della Red Bull, Chris Horner fa un paragone con la precedente crisi economica internazionale dello scorso decennio: “La differenza nel 2008 era che stavamo ancora correndo, c’era ancora un calendario, c’erano ancora eventi. Potevi vedere il problema più chiaramente, mentre qui siamo completamente al buio.
“Quando ricominceremo a correre? È uno scenario diverso. Il 2008 ha avuto le sue pressioni e i direttori dell’epoca– Ron Dennis, Flavio Briatore e così via – stavano pensando agli interessi di questo sport ed è fondamentale farlo anche in questo momento.
“Il mondo ora è più complesso. Naturalmente le entrate sono state colpite molto duramente. Non sappiamo ancora quanto sarà difficile il futuro della F1”.
Liberty Media spera ancora di tenere 15-18 gare e sta puntando ai mesi estivi come inizio del campionato.
Mentre Horner non è sicuro di quando la stagione sarà realisticamente in grado di iniziare, insiste sul fatto che non è preoccupato per la posizione dei proprietari della F1 Liberty Media, nonostante il gruppo americano sia indebitato.
“Tutti i team hanno reagito in modo responsabile e collettivo”, ha spiegato Horner. “Ovviamente alcune squadre sono più esposti di altri, in particolare i più piccoli, ed è importante che facciamo del nostro meglio per proteggere la community nel miglior modo possibile“.
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