Fase 2, in Calabria ristoranti e bar aperti dal 30 aprile: l’ordinanza

Fase 2, la Calabria anticipa i tempi. Con un’ordinanza, la presidentessa Jole Santelli anticipa la riapertura di alcuni locali pubblici. Non mancano le proteste

Bar all'aperto
Bar e ristoranti all’aperto, riapertura in Calabria

Mentre il Ministro per gli affari regionali, Francesco Boccia, intima alle Regioni di emanare ordinanze uniformi ai  DCPM emanati dal Governo, dalla Calabria arriva uno strappo importante alle disposizioni decise dall’esecutivo per il contenimento dell’emergenza Coronavirus.

Jole Santelli, presidente della Regione Calabria, ha emanato un’ordinanza che stabilisce, a partire da giovedì 30 aprile, la riapertura anticipata di locali pubblici come bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie e agriturismi con somministrazione esclusiva tramite il servizio con tavoli all’aperto. Contestualmente, per ristoranti, rosticcerie e pizzerie resta valido anche il servizio da asporto.

Non è questa l’unica importante novità contenuta nell’ordinanza che la Santelli ha pubblicato sul proprio profilo Facebook. E’ consentita infatti anche l’attività di commercio di generi alimentari presso i mercati all’aperto, inclusa la vendita ambulante anche fuori dal proprio Comune, nel rispetto della distanza di sicurezza e dell’utilizzo di mascherine e guanti. Stabilita anche la ripresa dell’attività di commercio al dettaglio, anche in forma ambulante, di piante, fiori e fertilizzanti.

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Le critiche all’ordinanza

La Santelli ha giustificato le decisioni contenute nell’ordinanza come un premio per i calabresi che hanno dimostrato senso civico e rispetto delle regole nelle settimane del lockdown. Un provvedimento che, tuttavia, non trova tutti d’accordo.

Non mancano infatti i commenti negativi sul post Facebook di alcuni utenti  che sottolineano anche con toni piuttosto critici quanto la riapertura dei locali pubblici possa rappresentare un pericolo in un momento in cui il rischio contagi non è ancora azzerato anche in una Regione dove finora i casi sono stati limitati. Ovviamente c’è anche chi approva le decisioni della Santelli e invita tutti i cittadini a dare prova ulteriore di civiltà e buon senso.

Poco dopo l’uscita dell’ordinanza, il gruppo del Pd nel consiglio della Regione Calabria ha pubblicato un documento con il quale si stigmatizza la decisione della presidente Santelli che si avventura “contro un DPCM che nasce dalla concertazione di esperti che studiano la situazione da settimane e hanno approntato un piano graduale per evitare disastri.” Al contempo il gruppo del Pd sottolinea come qualora ripartissero i contagi in bar e ristoranti che riaprono le persone coinvolte “avrebbero il diritto a chiedere i danni alla Regione.” L’invito finale del Pd regionale è quello di un ritiro immediato dell’ordinanza per evitare anche eventuali conflitti per l’attuazione tra la Regione stessa e i sindaci sul territorio.

“E’ un’ordinanza molto imprudente ed evidentemente incoerente rispetto a quanto sostenuto da lei stessa fino a ieri sera. Invitiamo i cittadini ad essere molto cauti e più responsabili di chi li governa”, questo il commento di Pippo Callipo, leader del movimento “Io Resto in Calabria”.

 

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